1 maggio 2024
Aggiornato 11:30
Voucher vendemmia

Vino: da domani al via i primi voucher per la vendemmia

Coldiretti: «Opportunità di lavoro per studenti e pensionati»

Con la scadenza del 19 agosto prevista dalla circolare dell’Inps parte per la prima volta in Italia la raccolta dell’uva attraverso voucher che rappresentano la vera novità per la vendemmia 2008 voluta dalla Coldiretti per ridurre la burocrazia per le imprese agricole e dare una possibilità di integrazione del reddito a studenti e pensionati di fronte al caro vita. E’ quanto afferma la Coldiretti che è già in possesso del prezioso nuovo strumento di pagamento che le imprese agricole possono ritirare presso le sedi dell’organizzazione agricola o presso l’Inps in blocchetti, cartacei o telematici, da distribuire a seconda al lavoro effettuato.

La vendemmia appena iniziata si preannuncia di buona qualità e leggermente piu’ consistente di qualche punto percentuale rispetto ai 44 milioni di ettolitri del 2007, ma particolarmente significative sono le innovazioni normative introdotte per la raccolta che vanno incontro alle proposte avanzate da Coldiretti in materia di trasparenza e legalità oltre ad offrire nuove opportunità di reddito a categorie particolarmente deboli senza per questo destrutturare il mercato del lavoro agricolo.

Ogni buono (o voucher) ha - spiega la Coldiretti - un valore nominale di 10 euro (7,5 euro al netto), comprensivo del costo dell'assicurazione e sarà utilizzato per le retribuzioni. I datori di lavoro consegneranno, per le prestazioni effettuate, il voucher a studenti e pensionati che potranno quindi ritirare il denaro presentandolo agli uffici postali.

In questo modo si garantiscono tutele assicurative e previdenziali - sottolinea Coldiretti - a tutti quei lavoratori occasionali, come appunto studenti e pensionati, che trovano nella vendemmia un'opportunità di guadagnare qualcosa per integrare il proprio reddito, evitando la piaga del lavoro nero. Allo stesso tempo, il sistema dei voucher - sostiene la Coldiretti - porta una semplificazione degli adempimenti burocratici a carico delle imprese agricole, facilitando anche la lotta al lavoro illegale.

La produzione italiana di vino è realizzata per quasi i due terzi - precisa la Coldiretti - in Veneto, Puglia, Emilia Romagna e Sicilia, per la quale ci sarà un equilibrio tra vini rossi o rosati e bianchi , con una leggera prevalenza dei primi, mentre si stima che un 60 per cento dei raccolti destinati alla produzione di vini Docg, Doc e Igt.

Occorrerà tuttavia fare i conti - rileva la Coldiretti - con le condizioni meteorologiche che già hanno influito in alcune regioni del Nord Italia ed è prevedibile un buon recupero delle regioni meridionali, che lo scorso anno erano state le più colpite dal calo produttivo, una discreta vendemmia in linea di massima in centro Italia e nel Nord Est, con produzioni di uva previste stabili o in recupero sul 2007 ed un calo, rispetto all'anno precedente, delle produzione delle regioni nordoccidentali (Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta) e della Lombardia.

Le buone prospettive sul piano produttivo alimentano interesse sul mercato dove il valore delle esportazioni di vino è aumentato del 10 per cento nel primo quadrimestre dell’anno ed in controtendenza con i consumi alimentari - conclude la Coldiretti - aumentano anche del 2,6 per cento le bottiglie acquistate dalle famiglie italiane di vini a denominazione di origine (Doc/Docg) nel primo semestre 2008.