2 maggio 2024
Aggiornato 09:30
La crisi economica ha bruciato 150 miliardi della ricchezza di cui disponevano le famiglie italiane

Crisi, Bankitalia: «Famiglie meno ricche»

Le famiglie hanno a disposizione meno disponibilità liquide. Calano infatti biglietti, monete e depositi a vista, da 605 a 600 miliardi

Tra la fine del 2007 e l'inizio di quest'anno la crisi economica ha bruciato poco meno di 150 miliardi della ricchezza di cui disponevano le famiglie italiane. Il segno della brusca frenata arriva dagli ultimi Conti Finanziari di Bankitalia che mostrano una netta diminuzione della ricchezza delle famiglie, le 'attività' finanziarie di cui dispongono: 3.538 miliardi nel primo trimestre di quest'anno, vale a dire quasi 150 miliardi in meno dell'ultimo trimestre dell'anno scorso, quando erano pari a 3.685 miliardi. Per la precisione le disponibilità finanziarie risultavano diminuite di 147,5 miliardi.

Dalla lettura dei dati, per la prima volta negli ultimi tempi, si registra un calo dell'indebitamento di circa 2,7 miliardi: nell'ultimo trimestre del 2007, l'ammontare complessivo dei prestiti contratti dalle famiglie, era di 525,7 miliardi di euro, contro i 523 del primo trimestre di quest'anno. In calo sia quelli a breve (da 56,271 a 55,666 miliardi) sia quelli a lungo termine (da 469,468 a 467,415 miliardi).

Le famiglie hanno a disposizione meno disponibilità liquide.
Calano infatti biglietti, monete e depositi a vista, da 605 a 600 miliardi. Fra gli strumenti di investimento, perdono valore le azioni possedute dalle famiglie, a causa ovviamente anche del calo della borsa, che ammontano a 852 miliardi di euro dai 980 dell'ultimo scorcio dell'anno scorso 2007 (ma erano a quota 1.084 nel primo trimestre del 20007), mentre volano i bot: dai 27 miliardi di euro di fine 2007 a 34,62 miliardi dell'inizio di quest'anno.

In una corsa verso la sicurezza, guadagnano terreno anche i titoli a medio e lungo termine: da 710 miliardi di euro a 722 miliardi mentre, tra i titoli a medio lungo termine, i Cct mostrano ulteriori segnali di ripresa (da 19,5 a 24 miliardi).
In calo anche il comparto delle assicurazioni, che raccoglie 604 miliardi contro i 609 di fine 2007. Prosegue senza interruzione, invece, il crollo dei fondi comuni, che attraggono investimenti per 221 miliardi di euro, contro i 266 di fine 2007 ed i 294 miliardi del primo trimestre dell'anno scorso.