29 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Partito Democratico

Renzi contro il patto di stabilità «regola stupida» e i sindacati «devono fare cura dimagrante»

Il sindaco di Firenze: «C'è bisogno di fare subito un segnale ai Comuni, ad oggi è impedito alle amministrazioni che anno i soldi i spenderli per il proprio territorio. Dobbiamo dividere per due il numero dei politici. Allo stesso modo non è possibileche ci siano tutte queste persone che usufruiscono dei permessi sindacali»

ROMA - «Il nuovo Partito democratico (Pd) credo che non difenderà più casi di questo genere», ha detto Matteo Renzi a Uno Mattina, riferendosi alla vicenda del ministro Anna Maria Cancellieri.

CANCELLIERI CASO CHIUSO - Il candidato alla segreteria ha spiegato il perché del voto di fiducia al ministro del Pd: «Non era uno scontro tra varie linee. Mettere in discussione e votare quella mozione avrebbe voluto dire mandare a casa il governo. Non si manda a casa un governo intero se il presidente del Consiglio mette la propria fiche personale». Alla domanda se il caso a questo punto sia chiuso, Renzi ha risposto: «Nel momento in cui il ministro rimane in carica si spera che faccia le cose che deve fare».

PATTO STABILITÀ STUPIDO - Poi il primo cittadino di Firenze è passato a parlare della manovra in discussione alle Camere: «C'è bisogno di fare subito un segnale ai sindaci, si sblocchi il patto di stabilità. C'è una regola stupida che impedisce ai Comuni che hanno i soldi di spenderli per il proprio territorio. Il Comune di Olbia ha 50 milioni che potrebbe spendere subito» per la difesa del proprio territorio.

TAGLIARE POLITICI E SINDACATI - Quindi il rottamatore è passato all'attacco dei sindacati, da tempo nel suo mirino: «Dobbiamo dimezzare il numero delle persone che fanno politica. Dobbiamo dividere per due il numero dei politici. Allo stesso modo anche i sindacati se vogliono essere davvero rappresentativi devono fare una bella cura dimagrante. Non è possibile - ha continuato - che ci siano tutte queste persone che usufruiscono dei permessi sindacati. Ci sono troppe strutture e sovrastrutture anche tra i sindacati. Io non sono in contrasto con i sindacati. Ci sono dei sindacati che in alcuni momenti funzionano molto bene e fanno un servizio al Paese e altri in cui sono un problema».

VOLTARE PAGINA SU BERLUSCONI - Poi Renzi ha speso qualche parola sull'ex premier: «Io credo che sia giusto voltare pagina anche per tante persone che hanno votato Berlusconi. Dobbiamo avere il coraggio di dire, quando arriveremo alle elezioni che ci sono due fette di popolazione: quelli che hanno votato Berlusconi e lo hanno visto fallire e quelli che hanno votato Grillo, che sono otto milioni di persone, che hanno affidato il voto a dei parlamentari che si limitano a urlare e protestare. Questi due mondi qui, il Pd deve andare a prenderli perché per cambiare l'Italia c'è bisogno del voto anche di queste persone».

SERVE MODELLO PER ITALIA - Qualche ora più tardi il sindaco di Firenze è intervenuto al congresso della Società italiana di medicina generale, nel capoluogo toscano. Renzi ha esordito: «Non risolve tutto una persona. Sarebbe un errore lasciare la politica solo ai politici. I politici - ha precisato - devono fare la propria parte, semplificare e non spendere male i soldi, ma non risolve tutto una persona, un candidato alle primarie, un ministro, ma un modello di Paese che dice ripartiamo dai fondamentali. Il Paese non cambia se lo cambia la politica ma se ognuno fa bene e con passione il proprio lavoro, dateci una mano».

REGIONI NON SIANO MICROSTATI - Il candidato alla segreteria Democratica ha aggiunto: «Noi saremo credibili soltanto se i politici inizieranno a dire che non solo dimezzeranno i costi, ma i posti. Noi siamo pieni di gente che fa politica. Non è accettabile che in tempi di difficoltà economica la politica continui con il suo carico di costi così eccessivo e le Regioni si trasformino in microstati che pensano di poter governare tutto. Noi spendiamo 110 miliardi di euro in sanità e si dice che c'è da tagliare, e non c'è dubbio che tanti settori vadano razionalizzati».