19 maggio 2024
Aggiornato 03:30

Il decreto quote latte di Zaia favorisce gli splafonatori

Preoccupazione e sgomento dei produttori che hanno rispettato le normative. Coldiretti chiede modifiche a tutela della legalità e avvia la mobilitazione

TORINO – Giovedì 5 febbraio è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana il decreto legge sulla ripartizione delle quote latte. Dopo tante attese questo decreto ha visto la luce. Da un primo esame il provvedimento appare sbagliato e ingiusto perché penalizza i produttori di latte che sinora hanno rispettato le indicazioni della normativa e hanno munto nella legalità.

Del tutto incomprensibile appare la volontà del ministro Luca Zaia di favorire gli irriducibili delle quote latte che fino a oggi non hanno rispettato le norme. Per la stragrande maggioranza dei produttori di latte questo decreto è penalizzante e inaccettabile. È scandaloso distribuire le quote a chi non rinuncia al contenzioso e prima di avere l’impegno scritto per la rateizzazione delle multe.

Forte è la preoccupazione di Coldiretti Torino che, unitamente a Coldiretti nazionale e regionale, sta mettendo in piedi una strategia per annullare o modificare la sostanza del decreto. Numerosi sono gli incontri con i soci per informarli e coinvolgerli. Pertanto invito non solo i produttori di latte, ma tutti i soci, a mobilitarsi e a essere coesi e solidali, poiché dalla battaglia che ci spetta è in gioco il destino della maggioranza delle nostre aziende e dei giovani che hanno scelto di fare gli imprenditori. Perciò scaldiamo gli animi e anche i trattori, perché la gravità del momento ci impone di mobilitarci con forza e convinzione. Dovremo essere presenti davanti a tutte le sedi istituzionali, in qualsiasi momento e per lungo tempo. Dovremo sollecitare e pungolare i nostri rappresentanti in Parlamento e informare l’opinione pubblica da oggi e fino al momento in cui il decreto sarà convertito in legge.

Solo in questo modo le nostre bandiere gialle potranno continuare a sventolare vittoriose e potremo ridare fiducia e speranza alle nostre imprese.