Candidato M5s: «Dialoghiamo con i parenti dei mafiosi». E Di Maio annulla il comizio a Corleone
Con un video su Facebook il vicepremier prende le distanze dal "suo" candidato Maurizio Pascucci che ha pubblicato una foto con il nipote di Provenzano
Con un video su Facebook il vicepremier prende le distanze dal "suo" candidato Maurizio Pascucci che ha pubblicato una foto con il nipote di Provenzano
Nel mirino la decisione di rinnovare il regime di carcere duro, il 41-bis, al capomafia: «Sottoposto a trattamenti inumani e degradanti». La rabbia di Salvni
E' morto il boss Bernardo Provenzano. 83 anni, malato da tempo, indicato come il capo di Cosa Nostra, arrestato dopo una latitanza di 43 anni l’11 aprile del 2006 in una masseria di Corleone
Sono trascorsi dieci anni da quell'11 aprile del 2006, il giorno che segnò la fine della ultra quarantennale latitanza di Bernardo Provenzano. Oggi diverse realtà operano per difendere la cultura della legalità
Il collaboratore di giustizia, ascoltato in qualità di teste nelle scorse settimane al processo sulla trattativa Stato-mafia, aveva parlato del coinvolgimento dell'ex Guardasigilli in qualità di mandante delle stragi di Capaci e via D'Amelio.
Mentre Falcone e Borsellino saltavano in aria a Palermo per aver portato alla sbarra, e fatto condannare, Cosa nostra, nei giorni in cui l'Italia intera conosceva il sangue delle autobombe del '93, esponenti delle istituzioni, ufficiali dell'arma e gli stessi mafiosi, si sedevano attorno a un tavolo per cercare di porre fine a quella strategia stragista decisa da Totò Riina.
Le Fiamme Gialle del capoluogo siciliano hanno confiscato 44 terreni e 4 fabbricati a Corleone e Monreale riconducibili a un 75enne di Corleone, arrestato nel 2006 per associazione mafiosa. L'uomo aveva rivestito un ruolo importante nel supporto alla latitanza del boss, sia sotto il profilo logistico sia, soprattutto, nella circolazione dei celebri «pizzini»
Un ingente patrimonio costituito da società, attività commerciali, immobili di pregio e disponibilità finanziarie per complessivi 48 milioni di euro è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza di Palermo
Michele Aiello, imprenditore di Bagheria, condannato a 15 anni e sei mesi, era legato a Bernardo Provenzano
Dopo l'arresto del boss a Bagheria proseguivano le attività illecite avendo a disposizione un vero e proprio arsenale
A Palermo operazione «Crash» di Polizia e Carabinieri. Sequestrata una società dedita all'import ed export di ortofrutta