«I moschettieri del re» tra cavalcate, fantasia e commedia
Nella pellicola di Giovanni Veronesi, Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Rocco Papaleo e Sergio Rubini tra cavalcate e combattimenti danno vita a un film d'avventura che ha accenti di commedia e che somiglia a una favola
ROMA - Sono dei supereroi un po' malconci ma ancora pronti a servire la regina di Francia «I moschettieri del re» di Giovanni Veronesi, al cinema dal 27 dicembre. D'Artagnan, Porthos, Athos e Aramis partono per una missione, con spade e moschetti, per difendere la libertà degli ugonotti perseguitati da Mazzarino. Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Rocco Papaleo e Sergio Rubini tra cavalcate e combattimenti danno vita a un film d'avventura che ha accenti di commedia e che somiglia a una favola. «E' un film di fantasia, un family - ha spiegato il regista alla presentazione del film - Ho trovato dei produttori che mi hanno permesso di fare un film vero, con le battaglie, di ricostruire un '600 che era duro, però cercando di far ridere. Come facevano Risi e Scola, che nella stessa scena ti facevano ridere e piangere».
Veronesi: Mi affascinava l'idea del supereroe
Per realizzare «I moschettieri del re» Veronesi ha pensato a film del passato come «L'armata Brancaleone» e «Non ci resta che piangere», ma in questo caso si toccano anche il tema della religione e quello della vecchiaia. A questo proposito Veronesi ha spiegato: «Anche oggi la religione sta facendo i suoi danni - ha detto - ma io volevo affrontare le cose non troppo seriamente: mi piaceva un tema così eroico in un momento in cui gli eroi sono pochi. E poi io non penso a loro come vecchi, mi affascinava l'idea del supereroe che non ha più voglia di salvare il mondo». Rubini ha sottolineato: «Mi piaceva stare in un film di Natale e di supereroi, credo che sia una cosa nuova nel cinema italiano», mentre Mastandrea ha detto: «Riconosco a Giovanni la capacità di mettere in piedi sempre qualcosa di straordinario».
Il ruolo delle donne
Le donne nel film hanno tutte un ruolo decisivo, a partire dalla regina interpretata da Margherita Buy: «Mi piace perché ha molte paure, è una regina dal lato umano» ha detto l'attrice. La sua ancella è Matilde Gioli, che nel film ha tirato fuori un lato comico, Giulia Bevilacqua è la Milady fiera di essere perfida, Valeria Solarino un moschettiere mancato. Le musiche del film sono dei Gratis Dinner, nome dietro il quale si cela Luca Medici, in arte Checco Zalone.
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