Allegra o triste? Lo rivela il tuo account Twitter
Puoi usare pochissimi caratteri, ma se scegli quelli “sbagliati”, probabilmente sei triste e insoddisfatta
In un’epoca in cui la comunicazione verbale sta toccando il fondo, raramente si manifestano le proprie emozioni. E, ancora più difficilmente, le persone riescono a leggere quelle altrui. Siamo tutti troppo impegnati a pensare al nostro piccolo angolo di mondo, a concentrarci sull’ultima news pervenuta sul nostro smartphone per penetrare nel cuore di chi ci sta accanto. Ed è così che abbiamo molta più probabilità di essere compresi attraverso il nostro ultimo tweet. È quanto suggerisce un recente articolo pubblicato su PlosOne.
Se sei allegra, Twitter lo sa
Ti senti felice e soddisfatta in questo periodo? Oppure alcuni cambiamenti nella tua vita ti fanno sentire triste e depressa? Secondo alcuni ricercatori dell’Università dello Iowa, lo rivela il to account Twitter. Un team di analisti informatici è stato in grado di sviluppare un ottimo algoritmo in grado di prevedere con una precisione elevatissima il tuo grado di serenità. In che modo? Semplicemente collegandosi al tuo profilo.
Perché Twitter riflette il tuo stato d’animo
Ci sono donne che tengono tutto dentro, rendendo impenetrabile qualsiasi pensiero ed emozione. Come può un social network riuscire ad abbattere un muro così invalicabile? Chao Yang, laureato presso la statunitense University of Iowa (UI), insieme al professor Padmini Srinivasan, ha analizzato ben 3 miliardi di tweets pubblicati dal 2012 al 2014. Ciò che hanno scoperto è che alcuni termini utilizzati più frequentemente come ’’io’’ e ’’me’’ possono dirci molto su ciò che stiamo in quel momento. Frasi e parole mutavano improvvisamente nei periodi bui della propria esistenza a causa di terremoti, carestie, crisi economica eccetera. Chi era davvero felice, però, modificava raramente la tipologia e la frequenza dei propri tweet.
Dimmi che pronome usi e ti dirò come stai
Le persone tristi generalmente usano in maniera smodata pronomi personali, congiunzioni e parolacce nei propri tweet. Ma non solo. Hanno più probabilità di usare espressioni negative come: dovrebbe, potrebbe, bisogno, aspettarsi e speranza quando si riferiscono al loro futuro. Le persone felici, invece, usano più di 140 caratteri e usano generalmente parole positive quando si riferiscono a salute, sessualità, denaro e religione. E ora, non resta altro che andare a controllare i tweet di amici e parenti per vedere se le previsioni dello studio sono reali (!).
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