20 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Oli essenziali e salute

Troppi impegni da ricordare? Sniffa il rosmarino

L’olio essenziale di rosmarino è in grado di migliorare la memoria e il tono dell’umore. Lo studio

L'olio essenziale di rosmarino per la memoria
L'olio essenziale di rosmarino per la memoria Foto: Shutterstock

REGNO UNITO – Gli uomini lo sanno bene: le donne sono multi-tasking e un po’ se ne approfittano, buttando sulle loro spalle ogni sorta di responsabilità. E così che l’universo femminile, tra marito, figli, casa e lavoro ha la mente impegnata 24 ore al giorno. E quando lo stress bussa alla porta, la difficoltà di memoria si fa avanti. Per fortuna, però, alcuni ricercatori inglesi sembrano aver trovato il modo per dare una sferzata di energia alle nostre funzioni cognitive: il rosmarino.

Ottimo rimedio anche per le persone anziane
Una ricerca condotta dagli scienziati della Northumbria University ha messo in evidenza come sniffare il rosmarino – in particolare il suo olio essenziale – possa migliorare la memoria e le funzioni cognitive, anche sulle persone anziane. La professoressa Lauren Bussey, autrice dello studio, ha spiegato che si sono concentrati sulla memoria prospettica, ovvero la capacità di ricordare gli eventi che si verificheranno in futuro e il ricordare le attività importanti.

Basta un semplice diffusore
I ricercatori hanno diffuso l’olio essenziale di rosmarino insieme a quello di lavanda, attraverso un semplice diffusore per gli oli essenziali per un totale di quattro gocce. Durante lo studio sono state coinvolte 150 persone di età superiore ai 65 anni. A ognuno di loro è stata assegnata una stanza casuale: quella profumata o quella senza oli essenziali. Una volta entrate all’interno, è stato chiesto loro di eseguire dei test che verificassero le funzioni mnemoniche. Tra questi vi era la capacità di ricordare quale messaggio dovevano trasmettere in un determinato momento e un particolare compito da eseguire solo durante un evento specifico.

Più rosmarino, più memoria
Dai risultati è emerso che la stanza dove era stato veicolato l’oli essenziale di rosmarino aveva nettamente migliorato la memoria prospettica, rispetto alle stanze senza profumo. Inoltre l’essenza di rosmarino aveva aumentato in modo significativo e positivo anche la vigilanza e l’umore. La lavanda, invece, sembrava aver agito meglio nei confronti del controllo della calma e della serenità. La professoressa Bussey afferma che sono necessari ulteriori approfondimenti. Tuttavia è bene dire che medici e ricercatori famosi come Jean Valnet e Tisserand ben conoscevano tali virtù degli oli essenziali, utilizzati nella pratica medica da oltre mezzo secolo. Lo studio è stato presentato a Nottingham presso la conferenza annuale della British Psychological Society.