2 maggio 2024
Aggiornato 22:00
Referendum

Un torinese su tre al voto per il referendum sulle trivelle, poco appel e quorum lontano

Fallito il referendum con una media nazionale di poco superata a Torino: solo il 36,4% degli aventi diritto si è recato alle urne. Tra i capoluoghi quello piemonetese è risultato uno dei più attivi

TORINO - Il quorum non è stato raggiunto, alle urne in tutta Italia sono andati a votare circa il 32% degli aventi diritto con l’86% di questi che ha crocettato il «si». Un risultato leggermente superiore alla media si è registrato a Torino, in cui alle urne ci è andato un torinese su tre, un numero comunque basso per rendere valida la consultazione e fermare l’estrazione di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa.

A Torino in 230mila hanno votato
Nel capoluogo piemontese sono oltre 650mila le persone iscritte alle liste elettorali. Di queste sono andate a votare in 233mila, il 36,4%. Nonostante un quorum ancora lontano, Torino si è dimostrato uno dei capoluoghi più attivi d’Italia. Solo in tre comuni della provincia si è superato il 50% e precisamente a Massello (59,57%), a Moncenisio (63,3%) e a Vidracco (62,95%). Il comune in cui in meno persone hanno risposto al referendum è Noasca (24,25%) nella Valla dell’Orco. La media di tutti i comuni torinesi si è attestata nel 35,94%, facendo di quella torinese la provincia del Piemonte più attiva.

Il referendum nel resto della Regione
In Piemonte si sono recati alle urne il 32,74% dei piemontesi che possono votare, cioè numericamente 1.112.962 persone, con poco più dell’80% che ha barrato il «si». Tra le province province è Torino quella ad avere una percentuale più alta, subito dietro c’è Alessandria (30,38%) e, a seguire, Cuneo (29,67%), Asti (29,44%), Biella e Novara (29,03%), Vercelli (28,04%) e infine il Verbano Cusio Ossola (27,53%).