3 maggio 2024
Aggiornato 13:00
La notizia diramata dalla polizia stradale

Uno degli attentatori di Parigi forse in fuga a Torino a bordo di una Seat nera

Ventisei anni, nazionalità francese anche se residente in Belgio, è sospettato di essere uno degli attentatori di Parigi. La Seat è targata GUT18053

TORINO - Baptiste Burgy, uno dei presunti attentatori di Parigi, potrebbe essere a Torino proprio in queste ore, in fuga dalla capitale francese, con mezzo mondo che lo cerca. 32 anni, la polizia stradale ha diramato le ricerche «a tutte le pattuglie in servizio sulle autostrade del Piemonte e sulla tangenziale di Torino» di una Seat Ibiza nera. La Seat è targata GUT18053. Le autorità francesi sospettano possa essere uno dei terroristi del commando parigino. Già sabato mattina era stata inviata dal servizio di cooperazione internazionale di polizia a tutti gli uffici competenti italiani una nota in cui si diceva: «Si prega di voler ricercare una autovettura Seat modello sconosciuto di colore nero, targa GUT 18053 con probabile ingresso a Ventimiglia. Possibile collegamento con gli attentati in Francia».

La procura federale belga intanto ha smentito che a Molenbeek, quartiere della periferia di Bruxelles, sia stato arrestato Salah Abdeslam, colpito da un mandato di cattura internazionale. Dell'arresto avevano parlato vari media belgi. Oggi le forze speciali belghe hanno avviato una massiccia operazione a Molenbeek, quartiere noto per aver ospitato vari jihadisti europei. I servizi di sicurezza belgi ritengono comunque di avere individuato il regista degli attentati di venerdì sera: si tratterebbe, riferisce il sito di Rtl.be dei Abdelhamid Abaaud, considerato il cervello della cellula terroristica smantellata a Verviers all'inizio dell'anno Di origine marocchina, 28 anni, viveva a Molenbeek-Saint-Jean ed è irreperibile da mesi. Sarebbe lui il vero regista degli attacchi a Parigi, in diretto contatto con i kamikaze durante l'azione di venerdì sera.

Le tracce di Abdelhamid Abaaud sono state perse all'inizio del 2015 in Grecia. Dopo lo smantellamento della cellula di Verviers sarebbe partito per la Siria, per unirsi ai ranghi dello Stato Islamico. E' stato lui stesso a riferirlo a Dabiq, la «rivista» in inglese dell'Isis. Secondo il quotidiano De Standaard, il suo nome compare in vari fascicoli di inchieste per reati commessi a Bruxelles nel 2010 e 2011, assieme a quello di Brahim Abdeslam - il kamikaze che si è fatto esplodere a Parigi su Boulevard Voltaire. Entrambi hanno vissuto a Molenbeek,

Noto anche con lo pseudonimo di Abu Omar al-Baljiki, Abdelhamid Abaud compare in un video in cui l'Isis di vanta di commettere atrocità varie, parlando con gli occhi rivolti direttamente alla telecamera mentre è al volante di una veicolo che trascina cadaveri mutilati verso una fossa comune. Il presunto cervello degli attentati parigini era stato condannato in contumacia a 20 anni di prigione lo scorso luglio a Bruxelles, in un processo sulle filiali di reclutamento di jihadisti in Belgio, destinati a partire per la Siria. Ha fatto molto scalpore la notizia, nel 2014, del «rapimento» del fratello minore, che Abdelhamid Abaud ha portato in Siria all'età di 13 anni e poi diventato noto come «il più giovane jihadista al mondo». Il padre, Omar Abaaud, si è costituito parte civile contro il figlio maggiore.