2 maggio 2024
Aggiornato 21:30
II trimestre 2010

16mila occupati in meno in Piemonte

La variazione complessiva su base annua è pari al -0,9%, ma crescono l’occupazione femminile e i lavoratori dell’agricoltura e dei servizi

TORINO - Nel II trimestre del 2010 il numero di occupati in Piemonte risulta pari a 1.841mila unità, oltre 16mila in meno rispetto allo stesso trimestre del 2009, per una flessione su base annua del -0,9%. Questo trend si colloca in un contesto nazionale caratterizzato da una contrazione dell’occupazione pari allo 0,8%.
La caduta tendenziale dell’occupazione complessiva riflette il sensibile calo della componente maschile (-2,9%, pari a circa 31mila occupati in meno), controbilanciato dall’incremento di quella femminile (+1,9%, pari a +15mila unità).

«Anche per il Piemonte si conferma purtroppo la dura regola di una ripresa produttiva, trainata dalle esportazioni, a cui si accompagna una flessione dell’occupazione. I timori di qualche mese fa relativi all’onda lunga della crisi che, alla fine, avrebbe colpito l’occupazione si sono rivelati veritieri - commenta il Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello -. Pur constatando che la crisi è internazionale, e che quindi certe soluzioni di lungo termine andranno concordate a livello globale, mai come adesso spetta agli attori locali lavorare sinergicamente per la competitività del territorio piemontese. Solo attraverso un territorio competitivo, e quindi più attrattivo, sarà possibile costruire i presupposti per una ripresa occupazionale che sia durevole e professionalmente qualificata».

A livello settoriale, la contrazione dell’occupazione è scaturita dalle flessioni registrate nei settori del commercio (-11,3%), delle costruzioni (-2,7%) e dell’industria in senso stretto (-0,8%); l’agricoltura e i servizi registrano, invece, sensibili incrementi dei livelli occupazionali (rispettivamente +5,8% e +1,9%).

Il tasso di occupazione della popolazione in età 15-64 anni è pari al 63,4%, con un decremento dello 0,6% rispetto al II trimestre del 2009. Il tasso maschile è sceso dal 73,2% del II trimestre del 2009 al 71,2% attuale, mentre quello femminile è salito dal 54,7% al 55,5%. A livello nazionale, il tasso di occupazione risulta pari al 57,2% (lo 0,7% in meno rispetto al II trimestre 2009).

Nel II trimestre del 2010, la contrazione dei livelli occupazionali si accompagna al notevole allargamento dell’area della disoccupazione: il numero delle persone in cerca di occupazione è risultato pari a 161mila, 31mila unità in più rispetto allo stesso trimestre del 2009, per una variazione su base annua del +23,4%. La crescita del numero di individui in cerca di occupazione ha interessato in misura più significativa gli uomini (+23mila unità, per una variazione del +35,4%), sebbene sia risultata sensibile anche per la componente femminile (+11,6%, pari a +8mila unità).
Il tasso di disoccupazione sale così dal 6,5% del II trimestre 2009 all’8,0% attuale, raggiungendo il livello più alto dell’ultimo decennio. A livello nazionale, il tasso di disoccupazione risulta pari all’8,3% (era il 7,3% nel II trimestre 2009), mentre nel nord-ovest il rapporto tra il numero di persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro risulta pari al 6,2% (5,4% nel II trimestre 2009).