18 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Il video-editoriale per il Diario Motori

Beltramo: Così Valentino Rossi e Marc Marquez ripartono da Austin

Gli Stati Uniti sono il regno del campione della Honda, lì è difficile suonargliele. Ma negli ultimi anni ci è andato forte anche il Dottore, che l'anno scorso commise un errore quando lottava per il podio. E poi c'è ovviamente Maverick Vinales...

AUSTIN – Paolo Beltramo ci racconta cosa hanno dichiarato i tre principali protagonisti della MotoGP alla vigilia del Gran Premio degli Stati Uniti e come si presentano al via del terzo atto del Motomondiale 2017: «Austin è il regno di Marquez, ha vinto per quattro volte consecutive con quattro pole e tre giri veloci: lì è difficile suonargliele – spiega Paolone – Si tratta di un circuito particolare, che gira a sinistra, quindi in senso antiorario, e molto lungo, con un sacco di curve. Un circuito costruito pensando alle pieghe delle altre piste del mondo, mettendone insieme i vari pezzi, quelli ritenuti più interessanti. Quindi c'è del veloce, del lento, grandi staccate e grandi accelerazioni: un bel tracciato, divertente. Ed è nella serie di S velocissime che, in particolare, Marquez si trova molto bene. Lui arriva abbastanza convinto dalla prova argentina, dove è caduto ma mentre era in testa, quindi dice di voler ripartire da lì con un finale diverso. Valentino vorrebbe riuscire a ripartire dalle buone sensazioni della gara, ma stavolta trovandole un po' prima, guidando una moto che gli piace e lo soddisfa già dal venerdì o dal sabato. E Maverick Vinales dice che dall'inizio del campionato ad oggi è migliorato molto, dunque c'è da essere preoccupati. Probabilmente è lui l'unico che può dare seriamente fastidio a Marquez qui ad Austin, dove ha già vinto in Moto2 e ottenuto un podio in Moto3. Lì non va piano, ma neanche Valentino, negli ultimi due anni: dodici mesi fa commise un errore, ma lottava per il podio. È l'ultima gara oltreoceano prima dell'inizio della lunga fase europea della stagione, quindi accumulare punti è importante per tutti».