20 marzo 2025
Aggiornato 09:00
Calcio

Presenze a San Siro: i tifosi del Milan si dividono

Monta la polemica via web e sui social: continuare a seguire la squadra allo stadio o far sentire il rumore del silenzio?

La Curva Sud di San Siro, feudo dei tifosi milanisti più caldi
La Curva Sud di San Siro, feudo dei tifosi milanisti più caldi Foto: ANSA

MILANO - Le 6 sconfitte nelle prime 11 giornate di campionato (peggior andamento nel dopoguerra) hanno generato non solo il cambio di panchina in casa milanista, ma anche il malcontento dei tifosi, per nulla celato e anzi ormai esposto sotto forma di striscioni in tutte le partite dei rossoneri tanto in casa quanto in trasferta. Eppure le presenze a San Siro ci sono e sono pure tante: il pubblico non abbandona la squadra, anzi, la sostiene e, numeri alla mano, quella del Milan resta una delle tifoserie più calde della serie A. Ma è davvero giusto che ciò resti così?

Divisione

I sostenitori del Diavolo sono uniti nella loro frustrazione e nel loro scoramento per i risultati scadenti della truppa rossonera, ma si dividono sul comportamento da tenere dopo un inizio di stagione così terribile. Scorrendo le pagine Facebook, i blog ed ascoltando le discussioni fra tifosi, si evince infatti come in tanti (la maggioranza) credano che riempire lo stadio sia una forma ed un atto d'amore incontrovertibile, a prescindere dai risultati e dal valore della squadra: «Eravamo in 70.000 a Milan-Cavese in serie B», dice qualcuno come esempio. E poi ancora: «L'amore è incrollabile, se al Milan togliamo anche i tifosi cosa rimane?».

Protesta

Ma c'è anche chi propone un ragionamento diverso: «Lasciamoli soli - dicono i dissidenti - lasciamo vuoto San Siro per Milan-Napoli e vedrete i titoloni sui giornali e gli approfondimenti il giorno dopo». La tesi è quella di una proposta clamorosa, ovvero mollare lo stadio e rendere le gare casalinghe del Milan uno spettacolo per pochi intimi. Già, ma per ottenere cosa? Per far rumore, dicono, per costringere dirigenza e proprietà a scoprirsi, perchè un San Siro mezzo vuoto porrebbe in secondo piano risultati, analisi tecniche e classifica. Un tifoso dice: «L'amore per il Milan resta e resterà sempre, non dico di non tifare o di tifare contro la nostra squadra, ritengo però che riempire lo stadio a prescindere, facendosi scivolare tutto addosso in nome dell'amore non vada bene; serve un segnale forte, pesante e che testimoni che al tifoso non sta bene tutto solo perchè innamorato».

Riflessioni

La rabbia è tanta nel popolo milanista e spesso tanta rabbia è anche conseguenza di tanto amore. Coloro i quali scelgono di seguire la squadra senza se e senza ma, rinnovando l'abbonamento allo stadio perchè seguire il Milan dal vivo è l'espressione più grande di un immenso affetto, nei momenti gioiosi ma anche in quelli bui come questo, meritano una stima incondizionata, soprattutto per i sacrifici inversamente proporzionali alle soddisfazioni ricevute. I ribelli, per così dire, dimostrano in modo diverso lo stesso amore, lanciando un s.o.s. disperato nel tentativo di salvare una barca quasi alla deriva. E' bello e struggente vedere San Siro colorato di rossonero e ribollente di passione, ma già l'esistenza di una frangia pronta a chiudersi in casa, dovrebbe far riflettere una società che, lei invece sì, la sua decisione di far naufragare il Milan sembra purtroppo averla già presa.