23 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Calcio

I primi intoppi del progetto giovani imposto da Gazidis al Milan

A gennaio il club rossonero ha speso fior di quattrini per presunti talenti sconosciuti. Il Torneo di Viareggio ha fornito immediatamente qualche risposta scoraggiante

Ivan Gazidis, amministratore delegato del Milan
Ivan Gazidis, amministratore delegato del Milan Foto: ANSA

MILANO - No a Ibrahimovic e Fabregas, meglio giovanotti di belle speranze. Questo il diktat di Ivan Gazidis, amministratore delegato del Milan, all’indomani della sua nomina di metà dicembre. Famoso per il suo progetto giovani imposto pure all’Arsenal (zero vittorie come stupefacente risultato dei Gunners), il manager sudafricano ha provato a replicare i suoi fantasmagorici ideali anche a Milano, per fortuna stavolta leggermente ostacolato da Leonardo e Maldini, i quali con competenza e ragionevole lucidità hanno mediato, affermando nel giorno della presentazione di Krzysztof Piatek che i giovani sono importanti, ma che per costruire una grande squadra occorre il giusto mix fra talenti e calciatori già affermati.

Primi riscontri

Eppure, a gennaio il Milan ha speso discreti soldini in fase di calciomercato, non solo per portare a Milanello Paquetà e il già citato Piatek, ma anche per ragazzotti classe 2000 e 2001, pagati profumatamente e spediti a farsi le ossa con la Primavera guidata da Federico Giunti. La più celebrata di queste promesse è tale Djalò, difensore portoghese proveniente dallo Sporting Lisbona e strappato (stando al Milan) alla folta concorrenza di numerosi club europei.

Ebbene, nella recente eliminazione del Milan Primavera al Torneo di Viareggio agli ottavi di finale contro il Bruges, lo stesso Djalò ha dato i primi segnali del suo valore: dopo neanche 5 minuti un suo grossolano liscio ha spalancato le porte ai belgi che hanno sfiorato l’immediato vantaggio, quindi sul finire della gara si è fatto buttar fuori per un’entrataccia a gamba tesa, sembrando il peggior Jherson Vergara, «ammirato» nella disastrosa amichevole estiva del Milan contro il Manchester City qualche anno fa. E’ presto ed ingeneroso esprimere un giudizio definitivo oggi, ma se il buongiorno si vede dal mattino….