Juventus: la ricetta giusta per Kean
Il giovane attaccante reclama più spazio e vorrebbe partire in prestito, ma Allegri lo invita a riflettere

TORINO - Nella Juventus sempre più padrona del campionato ed ambiziosa in Coppa dei Campioni e in Coppa Italia non ci sono solo i pezzi da novanta, non c'è solo Cristiano Ronaldo, o Dybala o Mandzukic, ci sono anche giovani promesse in rampa di lancio, talenti che possono rappresentare il futuro dei bianconeri e che scalpitano per mostrare tutte le loro qualità. Il più in vista è forse Moise Kean, attaccante classe 2000, primo calciatore del nuovo millennio a far gol in serie A nell'ultima giornata del campionato di due anni fa a Bologna, ceduto in prestito la stagione scorsa al Verona e rientrato a Torino quest'anno. Poche presenze per il diciannovenne finora, qualche spezzone in campionato oltre alla gara di Coppa Italia giocata all'inizio di gennaio sempre a Bologna e nella quale è andato anche in rete.
Allegri vuole tenerlo
Troppo poco per un calciatore giovanissimo ma ambizioso e che avrebbe preferito andarsene per altri sei mesi in prestito pur di giocare con continuità e fare qualche gol, trovandosi però di fronte la strenua resistenza della Juventus e di Massimiliano Allegri che ne ha bloccato con veemenza l'eventuale cessione, dandone poi una spiegazione assai lunga ed articolata: «Kean dal calcio deve ancora imparare tutto - ha detto il tecnico livornese - ha una grande facilità nel segnare, ma il calcio non è solo quello. Io credo che faccia meglio a restare con noi per apprendere, in prestito potrebbe giocare quei venti minuti in più a partita che però non fanno per niente la differenza, anzi, andando via perderebbe il suo percorso di crescita».
Serve che Kean apprenda
E poi ancora: «Quanti giovani sono andati via e dopo qualche anno sono stati costretti a ritornare indietro per ricominciare tutto daccapo? Ci vuole calma, Kean sa fare gol e questo è facile capirlo, ma da qui a dire che possa giocare nella Juve con continuità ce ne vuole; avrà il suo spazio al momento giusto», Caso chiuso, dunque, ammesso che sia mai stato aperto, perchè la Juventus da sempre ha avuto l'intenzione di lasciar crescere la giovane punta piemontese in casa, proteggendolo e svezzandolo. E pazienza se per ora giocherà poco, per il club juventino è più utile che Kean apprenda (anche in allenamento) dai campioni che ci sono in rosa, che acquisisca la mentalità vincente della squadra e della società, per poi farsi trovare pronto e maturo, lottando davvero per una maglia da titolare.