28 marzo 2024
Aggiornato 14:00
MotoGP | Gran Premio di Spagna

Lorenzo e Pedrosa si rimpallano la colpa, ma a farne le spese è Dovizioso

Lo scontro a tre tra le due Ducati e la Honda è stato il momento più caldo della gara di Jerez. Per i commissari è incidente di gara, ma la tensione resta alta

Le due Ducati di Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo e la Honda di Dani Pedrosa durante il GP di Spagna di MotoGP a Jerez
Le due Ducati di Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo e la Honda di Dani Pedrosa durante il GP di Spagna di MotoGP a Jerez Foto: Ducati

JEREZ DE LA FRONTERA – In casa Ducati, alla sera della domenica del Gran Premio di Spagna, la tensione è altissima. «Ci siamo parlati e spiegati – stempera Andrea Dovizioso davanti alle telecamere – perché è normale che tra me e Jorge ci sia rivalità e ciascuno voglia arrivare davanti». Ma poi, quando i due si incrociano, praticamente manco si considerano, quasi fanno finta di non vedersi. E non c'è da stupirsi, perché quanto accaduto tra di loro in pista a Jerez de la Frontera, con la complicità di Dani Pedrosa, è stato un incidente clamoroso, e dalle conseguenze potenzialmente devastanti per la corsa al campionato.

Patatrac perfetto
Avviene tutto all'inizio del diciottesimo giro, quando Desmodovi tenta l'attacco al suo compagno di squadra, ma arriva largo. A quel punto è lo spagnolo della Honda che prova ad approfittare della situazione buttandosi dentro la curva di gran carriera, ma Por Fuera non si avvede del suo arrivo, chiude la traiettoria e arriva all'inevitabile contatto. Peccato che ad andarci di mezzo sia anche l'incolpevole Andrea: «Io ho fatto una staccata al limite perché erano diversi giri che provavo a passare Jorge – racconta il forlivese – Sono andato un po’ lungo e ho fatto arrivare un po’ lungo anche lui, Dani ha visito un varco e si è buttato dentro troppo velocemente e alla fine la sfortuna ha voluto che agganciandosi tra di loro abbiano preso anche me». Di ingarbugliare ulteriormente la situazione puntando il dito contro il suo compagno di squadra, Dovi non sembra averne nessuna voglia, almeno a microfoni accesi. Poi, però, in conferenza stampa, quasi gli scappa detto che «io mi sarei comportato diversamente»: riferendosi sia al fatto che Lorenzo non ha guardato troppo chi gli stesse dietro, sia che non lo ha lasciato passare più agevolmente quando era chiaro che fosse più veloce.

Nessuna sanzione
I commissari, che hanno convocato i tre piloti coinvolti, hanno liquidato la questione sostenendo che si sia trattato di un semplice incidente di gara. Ma Pedrosa protesta: «Volevo che loro capissero che, prima di rientrare in traiettoria, un pilota deve guardare chi sopraggiunge da dietro. I giudici mi hanno anche chiesto se volessi sporgere reclamo contro Lorenzo, ma non ho voluto farlo: non mi interessano le penalizzazioni, solo che sia chiara la dinamica reale dell'incidente». E meno male che lo spagnolo ha almeno evitato un altro impatto sul suo polso appena operato. Quanto a Lorenzo, davanti ai giornalisti, lui si cosparge il capo di cenere: «Sono davvero dispiaciuto per la caduta, soprattutto perché ha visto coinvolti tre dei piloti più corretti del Mondiale, e per questa ragione non voglio entrare nei dettagli di quanto è successo – dichiara il maiorchino – Siamo sicuramente stati molto sfortunati ed è stato un incidente di gara: Pedrosa è entrato molto forte però non credo che ci siano da cercare dei colpevoli se non la sfortuna e mi dispiace particolarmente per Andrea e per la Ducati».

Ma la moto c'è
Se un aspetto positivo si può comunque salvare da tutto questo disastro, è la competitività dimostrata dalla Desmosedici. Che, in una pista a lei storicamente ostica, ha messo in mostra inaspettatamente un passo gara che l'avrebbe portata a lottare con scioltezza per il podio. «Un vero peccato – si rammarica infatti Dovizioso, che dalla testa del campionato è scivolato direttamente al quinto posto – Da una parte sono molto contento del feeling che avevo con la moto, della mia velocità e di come ho gestito la gara: partire da dietro e recuperare qui a Jerez, avendo quasi il passo di Marquez che poi ha vinto la gara, è veramente una bella soddisfazione. Però alla fine vado a casa con zero punti, e questo risultato negativo è molto pesante in questo momento, perché stiamo lottando contro un pilota e una moto molto forti e di conseguenza non possiamo permetterci di perdere venti punti quando li avevamo praticamente in tasca».