23 aprile 2024
Aggiornato 12:00
MotoGP

Con il rinnovo di Valentino Rossi, la Yamaha perderà Zarco?

Congelata la coppia Rossi-Vinales fino al 2020, la casa dei Diapason rischia di lasciarsi scappare il talentino francese. La soluzione? Una terza moto ufficiale

Johann Zarco nella conferenza stampa del giovedì in Qatar
Johann Zarco nella conferenza stampa del giovedì in Qatar Foto: Michelin

DOHA – Il rinnovo biennale firmato ieri tra Valentino Rossi e la Yamaha sembra aver reso tutti contenti, dalla squadra al campione fino ai tifosi e agli organizzatori della MotoGP. C'è un solo effetto collaterale legato a questa operazione, che ha un nome e un cognome: si chiama Johann Zarco. Il 27enne pilota francese ha attirato su di sé le attenzioni di tutto il paddock della MotoGP con il suo strepitoso debutto nella passata stagione, in sella alla M1 satellite del team Tech3. Forse troppe attenzioni, perché avendo ora blindato la coppia Rossi-Vinales nella squadra ufficiale fino al 2020, la casa dei Diapason rischia seriamente di lasciarsi scappare il talentino emergente, corteggiato da molti altri marchi, Ktm e Suzuki in testa.

Terza gamba
Il team principal della Yamaha Lin Jarvis ha pensato a un piano B, per trattenere Zarco: quello di fornirgli una terza moto ufficiale, identica a quelle di Valentino Rossi e Maverick Vinales, ma affidata ad un team cliente. Proprio come fa la Honda con Cal Crutchlow o la Ducati con Danilo Petrucci. «Johann è molto veloce, peccato che abbiamo solo due moto a disposizione nel team ufficiale – ha riconosciuto infatti Jarvis – Abbiamo già rinnovato sia con Maverick che con Valentino, quindi non c'è più spazio. Ma c'è la possibilità di offrire una moto ufficiale ad un terzo pilota, quindi stiamo considerando questa ipotesi. Ovviamente prima dovremo trattare e firmare un contratto con una nuova seconda squadra». Già, perché la condizione per far funzionare questo progetto è che il costruttore di Iwata individui prima un altro team satellite. La Tech3, infatti, ha recentemente ufficializzato l'addio a Yamaha e il passaggio alla Ktm, e potrebbe dunque portare con sé anche lo stesso Zarco.

Averci pensato prima
Forse, se i giapponesi gli avessero offerto prima una terza moto ufficiale, il team principal Hervé Poncharal non avrebbe preso questa decisione clamorosa? «Non credo che Hervé ci abbia lasciati perché non sentiva il sostegno da parte della Yamaha – ribatte Lin Jarvis – Piuttosto che abbia deciso così perché ha ricevuto un'offerta fantastica da un concorrente a cui serve realmente una squadra satellite. Quell'offerta probabilmente comprende anche molte clausole sotto l'aspetto della prestazione della moto e della stabilità finanziaria. Credo che dobbiate guardare il quadro più ampio e non semplicemente sostenere che Hervé ci abbia lasciati perché non ha sentito il sostegno della Yamaha. È vero che non abbiamo fornito una moto ufficiale a Johann, ma questo non era previsto dal nostro contratto con Hervé. E noi abbiamo sempre rispettato la nostra politica e i nostri contratti».