20 aprile 2024
Aggiornato 11:00
MotoGP

Tra Valentino Rossi e Lorenzo è sempre guerra. Ma con Dovizioso...

Anche ora che è alla Ducati, Por Fuera continua a sfogarsi contro il Dottore e i suoi tifosi. Invece, il fenomeno di Tavullia spende parole di elogio per Andrea

Valentino Rossi insegue Jorge Lorenzo
Valentino Rossi insegue Jorge Lorenzo Foto: Ducati

ROMA – Chi si illudeva che, ora che non condividono più il box della Yamaha, i rapporti tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo si sarebbero distesi dovrà ricredersi. Il rispetto d'obbligo tra due campioni non c'entra: Por Fuera ha recentemente ammesso di provarlo nei confronti del Dottore. Qui è questione di carattere: i due piloti non sono mai andati d'accordo, e i tanti anni trascorsi nella stessa squadra, a lottare per il titolo mondiale l'uno contro l'altro, hanno inevitabilmente peggiorato le cose. Il maiorchino non ama il fenomeno di Tavullia (e non fa nulla per nasconderlo), ma ancor più non sopporta il modo in cui lo trattano i milioni di appassionati del nove volte iridato in tutto il mondo, specialmente dopo la famosa vicenda del biscotto. Così, al termine di quella che si è rivelata forse la stagione più difficile della sua carriera, la prima con i colori della Ducati, Lorenzo ha mollato tutti i freni inibitori e si è sfogato scagliandosi contro i «canarini» (così gli spagnoli chiamano ironicamente i tifosi di Vale) e le loro accuse: «I miei critici sono i fan che supportano molto appassionatamente un altro pilota. Sai a chi mi riferisco – ha dichiarato Jorge alla rivista specializzata austriaca Speed Week, pur senza mai nominare esplicitamente il suo nemico pubblico numero uno – Sono sostenitori del mio più grande rivale, del pilota che ha perso la lotta per il titolo contro di me nel 2015. Da quel punto in poi le critiche nei miei confronti sono cresciute, ma conosco la ragione. Le persone che per qualche ragione non amano me o preferiscono altri piloti hanno spesso paura delle mie capacità. Quando vado forte, questo li preoccupa. Ecco perché utilizzano ogni piccola cosa, ogni brutto momento e ogni mia debolezza per parlare male di me e delle mie capacità. Sono una persona molto onesta, lo sono sempre stato: dico sempre la mia opinione e la verità. Se, per qualche ragione, ho tanta paura di cadere o qualcosa del genere, lo ammetto apertamente. Se non sono veloce perché non mi sento giusto per il fronte, allora non sto mentendo. Questa è la verità. Le persone devono capire che Jorge Lorenzo dice sempre la verità. Devono ricordarlo».

Lorenzo: Faccio paura
Il cinque volte campione del mondo è un fiume in piena, continua la sua appassionata autodifesa e non si risparmia nemmeno paragoni arditi con altre stelle del panorama sportivo: «Queste persone cercano sempre di farti diventare cattivo e di indebolire la tua autostima, soprattutto se sei forte e hai molta fiducia. È tutto legato all'invidia, è già successo in altri sport, ad esempio con Cristiano Ronaldo. Lui non fa niente di male, è solo sicuro di sé e lo dimostra, ma alla gente questo non piace. Lo stesso accade con me: non faccio del male a nessuno, ma ho fiducia in me stesso e mi mostro senza paura. Per questo non piaccio alle persone, che mi vedono come un pericolo e dunque cercano di sminuirmi. Ma io ho sempre detto le cose come stavano, anche quando non erano positive. Ho detto tutto senza paura, a differenza di altri piloti... Questo non mi ha attirato molta simpatia. Chi mi critica è intimidito dalla mia forza».

Ma Valentino apprezza Dovizioso
Insomma, tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo la scintilla non è mai scoccata e probabilmente è destinata a non scoccare mai. Ben diversa, invece, è la stima che il numero 46 prova per il compagno di squadra dell'iberico, quell'Andrea Dovizioso reduce dal suo anno d'oro in cui si è laureato vicecampione del mondo. Rossi si è infatti detto felice per l'esplosione del suo conterraneo, a tal punto da innalzarlo a modello per tutti i giovani colleghi che si affacciano al Motomondiale: «Per me quella di Dovizioso è una storia positiva, visti i periodi difficili che ha dovuto affrontare in carriera, specialmente negli ultimi anni in MotoGP – ha spiegato Valentino – Tutti dovrebbero imparare da lui perché non ha mai mollato, ma soprattutto non ha mai perso la fiducia in se stesso e nei propri mezzi. Ha vinto due gare in nove anni e poi altre sei solo durante quest'anno. Per fare questo, devi essere forte, equilibrato». La dimostrazione che nella vita non è mai troppo tardi, forse anche per portare a casa il famigerato decimo titolo: «Noi cerchiamo di aiutare i nostri ragazzi, di lavorare per migliorare costantemente. Ovviamente c’è fretta di ottenere subito risultati, ma tutti hanno bisogno anche di tempo. E questo vale non solo per la MotoGP ma per tutte le discipline. In ogni sport tutti inseguono il successo immediato, il tempo fugge via e non ti basta mai».