Milan, Gattuso prepara una sorpresa per l’Atalanta
Rispetto alle indicazioni della vigilia, il tecnico del Milan tiene in caldo una sorpresa che potrebbe sfoderare domani contro l’Atalanta.

MILANO - «Adesso non basta più una vittoria con l’Atalanta. Prima, ad esempio, venivamo da due vittorie eppure a Verona siamo crollati. Serve invece che i giocatori con più esperienza dicano una parola in più, serve un'arrabbiatura, una faccia incazzata in più. E il sottoscritto ancora di più. incazzato. Se continuiamo con questo spirito e con questa mentalità ne possiamo vincere una o due poi ci ricaschiamo sempre. Adesso dobbiamo smetterla di pensare al nostro orticello, non sarà bello da vedere ma serve compattezza. Al Milan di oggi manca questo, ma il problema sono io che non sono ancora riuscito a trasmetterla». Con questa arringa passionale, così come è nel suo stile ruspante e sanguigno, Gennaro Gattuso ha presentato la sfida con l’Atalanta che potrebbe regalare alla dirigenza, allo staff tecnico, ai calciatori e soprattutto alla depressa tifoseria un Natale un pizzico più sereno.
La scelta del ritiro
È per questa ragione che in via Aldo Rossi, all’indomani della mortificante sconfitta contro il Verona, si è presa l’anacronistica decisione di rinchiudere tutta la squadra all’interno del centro sportivo di Carnago e buttare la chiave per qualche giorno: «Non è stato un ritiro punitivo - continua mister Gattuso -. Siamo stati insieme un po’ di più del solito, abbiamo fatto qualche cena tra di noi e soprattutto abbiamo lavorato. Anche se il problema di questa squadra non è come lavora, c’è bisogno del veleno, di qualcuno che dia qualcosa in più. Malgrado l’esperienza dei più maturi, alla prima difficoltà la squadra scompare dal campo, si vede dai filmati, dall'andamento delle partite. Era il minimo venire qui a lavorare qua dopo il punto a Benevento e il 3-0 a Verona. Però sono state scritte tante falsità, non c'è stato un solo giocatore che si è ribellato. Se qualcuno si fosse opposto l’avreste saputo immediatamente».
L’invadenza di Silvio
Per Gattuso c’è sempre l’ingrato compito di dover gestire le inopportune ingerenze di Silvio Berlusconi che parlava prima quando ne aveva titolo e continua adesso a farlo pur avendo ceduto il Milan ai cinesi: «Non c’è alcun problema e soprattutto nulla di nuovo. Ci ho parlato un'ora quando sono diventato allenatore, ma lo sa anche mio figlio che il presidente ama il modulo con i due centravanti e la mezza punta. Io però in questo momento devo valutare le caratteristiche dei miei giocatori».
Quindi attacco di Berlusconi rispedito puntualmente al mittente.
Partita per partita
Adesso però c’è da pensare al futuro e al prossimo match contro l’Atalanta: «La squadra di Gasperini gioca a uomo a tutto campo, quindi dobbiamo essere bravi a non perdere palla in uscita, altrimenti poi rischia di diventare tutto più difficile. Dobbiamo trovare il tempo di giocata e fare la scelta giusta, ma soprattutto non li dobbiamo subire fisicamente. Loro sono molto forti, hanno qualità e sanno giocare a calcio. Bisogna fare una partita di grande sacrificio per vincere, serbe la stessa mentalità dei primi venti minuti giocati a Verona. Per quanto riguarda la classifica, ci tocca pensare partita per partita, inutile fare tabelle».
La sorpresa
Per quanto riguarda le ultime di formazione ci sono delle novità rispetto alle indicazioni della vigilia: il turco Calhanoglu che sembrava destinato ad una maglia da titolare resterà invece ancora fuori e al suo posto dovrebbe toccare a Patrick Cutrone. Con il centravanti classe ’98 in campo il Milan potrebbe scendere in campo con un interessante 4-4-2 composto da Donnarumma in porta; Calabria, Musacchio, Bonucci e Ricardo Rodriguez in difesa; Borini, Kessiè, Biglia e Bonaventura in mezzo al campo; Kalinic e Cutrone di punta.
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