23 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Calcio

Milan: ecco quando e come è stato deciso l’esonero di Montella

L’ormai ex tecnico rossonero paga i pessimi risultati in campionato ed una gestione del gruppo insufficiente, oltre all’indecisione sul modulo tattico da adottare

Vincenzo Montella, esonerato dal Milan dopo un anno e mezzo
Vincenzo Montella, esonerato dal Milan dopo un anno e mezzo Foto: ANSA

MILANO - Un fulmine a ciel sereno: così è arrivata nella mattinata di lunedì la notizia dell’esonero di Vincenzo Montella, sollevato dall’incarico di allenatore del Milan dopo un anno e mezzo, una Supercoppa Italiana vinta, il ritorno in Europa dopo tre anni, ma anche l’avvio della stagione in corso con pochi alti e molti bassi, 23 formazioni diverse in 23 partite giocate, un modulo tattico mai realmente deciso ed una gestione del gruppo che non ha convinto. Il Milan non vince in casa dal 20 settembre (2-0 alla Spal) ed ha un ritardo di 11 punti dal quarto posto, ovvero dalla zona che qualifica alla Coppa Campioni, il vero obiettivo della società rossonera dopo la rivoluzione tecnica estiva.

Alibi finiti

Eppure la dirigenza milanista aveva, almeno a parole, sempre difeso l’operato di Montella, predicando calma e fiducia nei confronti dell’allenatore confermato in estate nonostante il cambio di proprietà. Già dal pre partita di Milan-Torino, però, qualcosa ha evidentemente iniziato a scricchiolare, il direttore sportivo Mirabelli aveva tuonato: «Finiti alibi ed errori, squadra ed allenatore sono stati protetti e lasciati sereni, ora però siamo qui per vincere e non più solo per partecipare». Un’ultima spiaggia improvvisa a cui Montella non è stato in grado di resistere, complice la solita impuntatura su un Kalinic inguardabile ed inconcludente, complici anche le solite dichiarazioni irritanti del dopogara, con miglioramenti ammirati solo ed esclusivamente da un tecnico apparso sempre più lontano dalla realtà. Fassone e Mirabelli hanno optato per la soluzione più drastica nel momento in cui nessuno se lo aspettava e dopo la qualificazione al secondo turno di Coppa Uefa, arrivata giovedì scorso dopo il 5-1 sull’Austria Vienna; le frizioni tra dirigenti ed allenatore sono emerse anche nella comunicazione dell’esonero, giunta a Montella da un collaboratore societario e non dai massimi dirigenti del club, segno eloquente del gelo fra le parti. L’era Montella si chiude col Milan in evidente difficoltà in campionato e la scelta di Gattuso era ed è l’unica praticabile, per quanto, evidentemente, i rossoneri non hanno risolto col cambio del tecnico tutti i loro problemi.