23 aprile 2024
Aggiornato 11:30
MotoGP | Gran Premio d'Australia

Marquez, pole capolavoro. Dovizioso studia la rimonta

Il sabato a Phillip Island arride al capolista iridato, che conquista la sua settima partenza al palo della stagione grazie ad un eccezionale tentativo finale. Il suo primo inseguitore, invece, scatterà solo 11°: «Colpa della caduta nelle prove libere, che mi ha fatto perdere feeling. Ma ho un ottimo passo»

Marc Marquez festeggia la pole position nel GP d'Australia
Marc Marquez festeggia la pole position nel GP d'Australia Foto: Michelin

PHILLIP ISLAND – Ha dovuto sparare un altro giro dei suoi, Marc Marquez, per conquistare una pole position che vale oro nel Gran Premio d'Australia. Fino all'ultimo, il capolista ha rischiato addirittura di restare tagliato fuori dalla prima fila, grazie alle imprese di Maverick Vinales, Johann Zarco e Andrea Iannone (che aveva approfittato proprio della scia della sua Honda per portarsi in testa). Eppure, ancora una volta il Cabroncito non si è fatto trovare impreparato all'appuntamento più importante, stampando proprio in extremis un giro da 1:28.386 che ha chiuso la pratica delle qualifiche. «Ovviamente sono molto contento di questa pole position – sorride il cinque volte iridato – anche perché siamo in un momento molto importante della stagione e la qualifica non è stato facile perché ho incontrato un po' di traffico nella prima parte. Iannone mi seguiva fin dalle prove libere: ho cercato di giocare le mie carte in pit lane per scrollarmelo di dosso e abbiamo trovato un buon giro. Dobbiamo fare troppi giri e si rischia di surriscaldare le gomme, quindi è meglio stare davanti, ma qui sul giro secco la scia fa una grossa differenza: è normale che alcuni piloti mi stiano dietro, lo capisco perfettamente. Anche io, quando mi capita di essere troppo lento, cerco di seguire qualcuno più veloce di me».

Restare in piedi
Ma per lo spagnolo c'è qualcosa di più della settima pole position stagionale da festeggiare: il suo primo inseguitore nella corsa al titolo mondiale, Andrea Dovizioso, non è infatti andato oltre una deludente undicesima casella a ben 1.1 secondi da lui. Un ottimo viatico per la gara di domani, dove il suo primo obiettivo sarà incrementare gli undici punti di vantaggio in classifica generale: «La cosa più importante sarà cercare di finire sul podio e specialmente davanti a Dovi – afferma Magic Marc – Lui parte undicesimo, ma a Motegi partiva nono e al quarto giro era già dietro di me, perciò vedremo. Qui la situazione è un po' diversa e dipenderà dal meteo: penso che Vinales sarà molto veloce e anche Zarco farà una bella gara. Alle quattro del pomeriggio la temperatura inizia a calare e quindi arrivare al traguardo sarà molto critico». Già, perché per quanto sia veloce, Marquez non dimentica che già due volte, nel 2014 e nel 2016, proprio qui a Phillip Island finì per terra mentre era in testa. Stavolta sarà vietato sbagliare, dunque Marc è pronto anche ad adottare una tattica più paziente: «Vedremo come sarà il mio feeling con la moto e specialmente sarà importante scaldare bene le gomme. I piloti della Yamaha sono molto veloci con gli pneumatici nuovi e la nostra strategia dipenderà dalla scelta delle gomme posteriori. La gara è molto lunga, 27 giri, e ci può essere un calo nelle coperture, ma mi trovo bene sia con la morbida che con la media dietro. E poi dovremo tenere d'occhio il meteo: a volte si vede qualche goccia sulla visiera ma la pista non è abbastanza bagnata per montare gomme da pioggia. Ma quando è bagnato, l'asfalto si asciuga molto rapidamente. Preferirei una gara asciutta, ma con il bagnato stamattina ero veloce: non mi sentivo a mio agio al 100%, ma i tempi arrivavano».

Dovizioso può rimontare
Dovrà invece andare di nuovo all'attacco Desmodovi, vista la sua posizione di partenza. Che però, stando a quanto dichiara, non è frutto di una presunta lentezza della sua Ducati, bensì della scivolata di cui è stato protagonista nell'ultima sessione di qualifiche alla Lukey Heights, che gli ha fatto perdere il ritmo anche nelle successive qualifiche: «È stata una conseguenza della caduta – conferma il ducatista di Forlì – Se controllate il mio passo, sia di ieri che di oggi nelle ultime prove libere, era abbastanza buono. Gli unici piloti ad andar forte con le medie eravamo Marc, Zarco e io; tutti gli altri erano abbastanza lenti. Perciò penso che abbiamo confermato una buona velocità. Ma la maggior parte dei piloti hanno usato la gomma morbida e in qualifica non avevo il feeling perfetto per fare davvero un buon tempo sul giro. Phillip Island ha una caratteristica strana: devi avere grande fiducia e portare molta velocità nelle curve più rapide. Se non hai un ottimo feeling è facile perdere decimi, una piega dopo l'altra, ed è proprio quello che mi è successo. Ho commesso tre errori nel mio giro migliore: avrei potuto staccare un tempo migliore, quindi non cerco scuse, ma sicuramente la realtà del passo gara è completamente diversa».