18 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Formula 1

Da arbitro a giocatore: bufera sul tecnico che conosce tutti i segreti dei team

Scoppia la polemica sul super-ingegnere polacco Marcin Budkowski: fino a ieri era a capo del dipartimento tecnico della Federazione, per cui ha esaminato i progetti di tutte le monoposto, ora si è licenziato e porterà questo bagaglio di conoscenze al suo nuovo datore di lavoro, la Renault

La Renault di Nico Hulkenberg in pista a Suzuka
La Renault di Nico Hulkenberg in pista a Suzuka Foto: Pirelli

SUZUKA – Fino a ieri il suo nome era sconosciuto ai più, oggi il suo è il caso più discusso del paddock. Si tratta di Marcin Budkowski, polacco, ex aerodinamico della Ferrari (tra il 2000 e il 2007), ma soprattutto fino a ieri capo del dipartimento tecnico della Federazione internazionale dell'automobile. In pratica, l'uomo che raccoglieva tutte le richieste di chiarimento delle scuderie sulla legalità delle loro monoposto, ma anche tutte le denunce delle formazioni rivali sulle presunte irregolarità della concorrenza. Insomma, un super-ingegnere che, negli ultimi anni, ha avuto la possibilità di conoscere i segreti più segreti del Mondiale. E che oggi porta con sé tutto questo bagaglio di conoscenze proprio in una delle squadre in campo.

Stop cortissimo
Già, perché non solo Budkowski si è dimesso dal suo ruolo chiave in Fia, ma ha anche strappato una clausola di non concorrenza ridicola, di appena tre mesi: al termine di questo brevissimo periodo di inattività forzata, insomma, tornerà in azione. E si sa anche dove: alla Renault, che ha già annunciato il suo prossimo ingaggio come direttore esecutivo, che si occuperà di «tutto lo sviluppo del telaio e le attività di produzione». Ma anche di svelare i dettagli più nascosti dei progetti delle macchine rivali. «L'arrivo di Marcin è un'ottima notizia, che dimostra ulteriormente la nostra determinazione ad ottenere i nostri obiettivi», si rallegra il team principal Cyril Abiteboul. E pazienza se questi obiettivi si devono raggiungere approfittando di vantaggi legali sì, ma anche evidentemente scorretti.

Interviene la Federazione
Inevitabile che tutte le altre squadre abbiano scatenato la polemica per questo passaggio diretto dal ruolo di arbitro a quello di giocatore. E la Fia si è trovata costretta ad intervenire, per non perdere, oltre ad un valido collaboratore come il tecnico polacco, anche una bella fetta di credibilità. «Se un dipendente della Federazione si licenzia e viene ingaggiato da una squadra, mi augurerei che il preavviso sia più lungo di tre mesi, penso che su questo siamo d'accordo tutti», ha tuonato il direttore tecnico della Mercedes, anch'egli ex Ferrari, James Allison. Lo scenario più probabile al momento è che i federali trovino un accordo con la Renault per raddoppiare il periodo di inattività e far scattare l'inizio effettivo del suo nuovo contratto di lavoro ad aprile. «Non vogliamo essere aggressivi a questo riguardo – mette le mani avanti Abiteboul – Abbiamo avuto discussioni costruttive con la Fia e siamo molto vicini a chiudere un accordo in modo che tutti siano d'accordo. Da parte nostra siamo disponibili». Basterà?