24 aprile 2024
Aggiornato 06:30
MotoGP | Gran Premio di Gran Bretagna

Delizioso Dovizioso, vittoria e primato: così è davvero da Mondiale

A Silverstone la sua Ducati non era la moto da battere, ma lui ha saputo ovviare con un capolavoro di tattica e intelligenza di gara. Ha risparmiato le gomme, poi nel finale si è gettato all'assalto. Ed è arrivato il quarto successo dell'anno, come nessun altro pilota: «Momento surreale»

Andrea Dovizioso sul gradino più alto del podio in Inghilterra
Andrea Dovizioso sul gradino più alto del podio in Inghilterra Foto: Michelin

SILVERSTONE – In Austria ci aveva messo tutta la sua ritrovata grinta e aggressività, inventandosi un sorpasso folle all'ultima curva su Marc Marquez. Qui in Gran Bretagna, invece, è stato un capolavoro di sapienza, di esperienza, di tattica e di intelligenza: quelle che, del resto, sono da sempre le sue armi migliori. In comune tra le due vittorie c'è sempre lui, Andrea Dovizioso, capace di portare la sua Ducati sul gradino più alto del podio anche quando, come oggi, non era la moto migliore del lotto. «Sono un po' sorpreso anche io – ammette dopo il traguardo – Sì, dopo il warm up avevo una buona sensazione, ma da qui a vincere la gara...».

Rimonta in extremis
E invece è proprio andata così, contro ogni pronostico. Partito sesto, Desmodovi si è preso il secondo posto al dodicesimo giro e, nel finale, è riuscito a superare anche Valentino Rossi: «Mi aspettavo una Honda molto competitiva, invece non lo è stata – spiega il ducatista – Io, al contrario, in gara ho dovuto guidare in modo completamente diverso dalle prove, e mi sono trovato molto a mio agio. Sono riuscito a risparmiare le gomme come Maverick e Marc e a stare con loro. In alcune curve perdevo molto, ma in altre riuscivo a migliorare un po': ho studiato come le facevano loro e sfruttando la mia aderenza sono riuscito a superarli piuttosto facilmente. Questa è stata la chiave della gara: non ero più veloce dei miei avversari, ma mi sono piazzato nella posizione giusta, nel posto giusto, al momento giusto».

Davanti a tutti
Così è arrivata la sua quarta vittoria stagionale: un bottino superiore a quello di ogni altro rivale a questo punto della stagione. Mica male, per una moto che solo l'inverno scorso sembrava la più in crisi delle big e per un pilota che tutti vedevano già con addosso la maglia da gregario di Jorge Lorenzo. «È un momento bellissimo, surreale – lo definisce il forlivese – Il carattere della moto non è cambiato, è lo stesso, ma ora riusciamo a gestire meglio questo Dna, partendo da una buona base che mi consente di sfruttarne i lati positivi al 100%». Ciliegina sulla torta, come se non bastasse ad aiutarlo è arrivato anche il ritiro dell'ex leader iridato Marc Marquez, per l'esplosione del motore della sua Honda, che gli ha riconsegnato in mano anche il comando della classifica. «Arrivare alla mia gara di casa di Misano da capolista è inaspettato – sorride Andrea – Io favorito? Non esageriamo, la battaglia è aperta. Siamo tutti in lotta, ognuno con i suoi pregi e i suoi difetti». E i suoi, oggi, Dovizioso li ha messi in mostra ancora una volta.