MILANO - Non è stata la calda e accogliente location di Casa Milan a fare da sfondo alla presentazione di Leonardo Bonucci, ma la città di Shenzhen che ospita i rossoneri in questi ultimi giorni del tour cinese. Le parole del nuovo leader e capitano della squadra di Montella sono state il linea con le aspettative di una tifoseria che aspettava da anni un personaggio del carisma e della personalità del difensore azzurro: questa mattina: «L’arrivo a Milano e le parole di sostegno dei tifosi del Milan mi hanno dato entusiasmo. La società ha fatto grandi investimenti sul mercato grazie all’occhio lungo di Fassone e Mirabelli. Adesso sta a noi aumentare l’entusiasmo della gente con le vittorie. Sui miei social ho scritto «Uniti si vince» perché la forza della squadra è grande. Speriamo di far indossare di nuovo al Milan l’abito importante che questo club merita».
Il Numero 19
Perchè questo accada, la prima mossa di Bonucci è stata quella di sistemare una questione aperta nello spogliatoio rossonero, il caso del numero 19: «È stato creata un qualcosa che va oltre quello che è la realtà. Io sono entrato in punta di piedi nello spogliatoio e ieri con Kessiè ci siamo accordati. Voglio ringraziarlo perché è un ragazzo sensibile e intelligente. Mi ha lasciato il 19 che per me è un numero importante. Ora andiamo insieme verso un unico obiettivo, arrivare a quell’impossibile che tutti vogliono».
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