19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Nel weekend è tornato in pista anche Sebastian Vettel

Ferrari, il meglio deve ancora venire: i motoristi hanno un asso nella manica

La nuova SF70H sembra nata bene, ma i tecnici a Maranello continuano a lavorare senza sosta per svilupparla. E l'arma segreta in arrivo nei primi Gran Premi del Mondiale 2017 di Formula 1 riguarderà proprio il suo motore...

Sebastian Vettel in azione sulla sua Ferrari negli ultimi test a Barcellona
Sebastian Vettel in azione sulla sua Ferrari negli ultimi test a Barcellona Foto: Pirelli

BARCELLONA – La prima settimana di test pre-campionato ci ha consegnato un'iniziale, provvisoria certezza: è la Ferrari la vera anti-Mercedes di questa stagione 2017. Guai ad accontentarsene, però, o a cantare vittoria prima del tempo come accadde un anno fa. Se le Frecce d'argento (ma anche la terza incomoda Red Bull, che pure per il momento appare in crisi) hanno già degli assi nella manica pronti da sfoderare da qui all'inizio del Mondiale, infatti, anche a Maranello il lavoro di sviluppo non si è certo fermato quando la SF70H ha mosso i suoi primi convincenti passi sulla pista di Barcellona. Al contrario: durante lo scorso weekend, mentre gli avversari si preparavano a tornare in azione martedì, la Rossa ha approfittato di un'altra giornata concessa dal regolamento per i filmati promozionali (come quella della presentazione a Fiorano) per far girare Sebastian Vettel sempre sul circuito catalano. Perfino questi pochi chilometri percorsi con pneumatici dimostrativi sono serviti agli ingegneri per accumulare dati preziosi, oltre che ai meccanici per le loro prove di pit stop. Giunti a questo punto delle preparazioni invernali, infatti, non si può lasciare nulla al caso: anzi, bisogna assicurarsi di non trascurare il benché minimo dettaglio.

L'ideona nel propulsore
Lo stesso atteggiamento sta animando anche il lavoro dei progettisti in officina, con l'obiettivo di sfruttare fino in fondo tutto il margine di miglioramento apparso su questa macchina nata così bene. E mentre il telaio, per ora, ha convinto perfino gli scettici garantendo quella competitività e quella manovrabilità che Vettel e Raikkonen hanno sempre chiesto a gran voce, è proprio sul fronte del motore che si stanno concentrando i maggiori sforzi dei tecnici. Nonostante il rigoroso silenzio stampa ordinato dal presidente Sergio Marchionne, infatti, sono comunque filtrate delle indiscrezioni, pubblicate dal sito specializzato internazionale Motorsport, che rivelano che i motoristi sono al lavoro su un'innovativa soluzione tecnica: quella del cosiddetto iniettore a doppia ancora. Una trovata che permetterebbe di aggirare il regolamento che proibisce l'iniezione in stile Multijet (che tante soddisfazioni ha dato alle macchine di serie del gruppo Fiat), dando benefici simili di precisione nell'apertura e la chiusura dell'iniettore e, dunque, di maggior potenza e minori consumi. Questa soluzione non sarebbe ancora stata provata in pista nei primi test a Barcellona ma, se si rivelasse riuscita, potrebbe fare il suo debutto già dopo pochi Gran Premi della stagione. Un'ulteriore arma segreta per neutralizzare almeno in parte il grande vantaggio della Mercedes che, si sa, risiede proprio nel propulsore.

La risposta della Mercedes
I campioni del mondo, dal canto loro, non restano certamente fermi a guardare. «Finora abbiamo scherzato, la macchina che avete visto non è quella vera, ma un giocattolo per i test», si era lasciato scappare nei giorni passati il presidente Niki Lauda. E in effetti anche il team tedesco ha messo a punto un importante pacchetto di sviluppo da introdurre sulla W08 alla ripresa delle prove in programma domani. Novità che, unite a mappature del motore più spinte, al contrario di quelle usate la settimana scorsa per nascondere il suo vero potenziale, potrebbero consentire alla monoposto, secondo radio box, di guadagnare fino a due secondi al giro. Prima ancora che tra i piloti, dunque, la sfida di questo Mondiale 2017 è cominciata tra gli ingegneri...