Marc Marquez torna ad andar forte: «Ma quanti guai con il nuovo motore»
La terza giornata di test pre-campionato a Sepang è stata molto migliore di ieri per il campione del mondo. Eppure, come dodici mesi fa, in casa Honda si continua a soffrire di problemi all'elettronica e alla gestione del propulsore

SEPANG – Anche stavolta aveva ragione Valentino Rossi: «Marc Marquez? Dobbiamo aspettare domani alle sei di pomeriggio – aveva commentato martedì – perché sono sicuro che oggi abbia girato con le gomme usate, facendo delle simulazioni di gara e nascondendosi. Non mi sorprenderebbe se domani montasse gli pneumatici nuovi e desse mezzo secondo a tutti». In realtà, nella terza e ultima sessione di test pre-campionato a Sepang, il campione del mondo in carica si è fermato al secondo posto, a un decimo e mezzo dal leader di giornata Maverick Vinales. Ma è stato comunque impressionante vedere come, in sole ventiquattr'ore, i musi lunghi in casa Honda si siano trasformati in sorrisi. Quella stessa moto che ieri, afflitta da continui problemi tecnici all'elettronica e al motore, sembrava ingestibile, oggi è stata capace di riportarsi in lotta nelle prime posizioni, limando oltre un secondo al tempo del giorno precedente. «Sul giro secco è difficile valutare la situazione, perché alcuni piloti hanno usato le gomme extrasoft e alcuni no – spiega Magic Marc – Conta soprattutto il passo: nell'ultima ora ho sacrificato un giro veloce a favore di una serie più lunga di undici tornate, per capire meglio e ottenere più informazioni».
Deja-vu Honda
L'obiettivo principale della casa giapponese in questa tre giorni di test era infatti proprio quello di valutare meglio il nuovo motore, quello che ieri aveva provocato così tanti grattacapi a piloti e tecnici. In gergo si chiama «big bang» e, rispetto al più classico motore «screamer», usato fino all'anno scorso, si può riconoscere dal suono più cupo, dovuto ai quattro scoppi che avvengono in un tempo molto più ravvicinato. «Quello nuovo produce più coppia e sembra avere un maggior margine di miglioramento, mentre con il vecchio siamo quasi arrivati al limite – rivela Marquez – Ma i tempi sul giro sono stati molto, molto simili con entrambi». In compenso non sono scomparse le difficoltà di gestione del propulsore rinnovato: «Di erogazione della coppia, di uscita dalla curva e di impennata in accelerazione. E poi c'è l'elettronica, che è ancora sulla base dell'anno scorso e dunque dobbiamo modificarla. Durante questi tre giorni abbiamo fatto grossi miglioramenti, ma ora i tecnici in Giappone hanno tanti dati da studiare per comprendere i principali problemi. Dobbiamo ancora decidere quale strada seguire: cercare di tirar fuori più potenza dal vecchio motore o provare a gestire quello nuovo». A questo punto dell'inverno, questa situazione di crisi apparente non è comunque una novità per la Honda: anche dodici mesi fa, dal primo dei loro test pre-campionato, portarono a casa soprattutto grossi guai sotto il fronte dell'elettronica e del motore: «Ed eravamo molto più distanti dai primi, facevamo molta più fatica. L'anno scorso non ci capivo niente, stavolta molto di più». Eppure, nonostante tutto, nel 2016 il titolo mondiale Marc Marquez è riuscito a vincerlo lo stesso...