19 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Così la seconda sessione di test pre-campionato della MotoGP a Sepang

Giornata no per gli spagnoli: Lorenzo e Marquez vanno piano e Rabat cade

Poca velocità per Jorge, problemi tecnici per Marc e un brutto incidente per Tito, che scivola e si infortuna il ginocchio. L'unico iberico a sorridere è Maverick Vinales, secondo e ancora davanti al compagno Valentino Rossi

Jorge Lorenzo in azione sulla sua Ducati nei test a Sepang
Jorge Lorenzo in azione sulla sua Ducati nei test a Sepang Foto: Michelin

SEPANG – L'unico a sorridere è Maverick Vinales, anche oggi secondo, davanti al suo compagno di squadra Valentino Rossi, e senza nemmeno impegnarsi troppo: «Ho lavorato sul passo gara con gomme usate, cercando tempi costanti, ma invece sono andato molto forte – racconta – Ad ogni uscita la pista migliorava e io abbassavo i miei crono. Sono contento del risultato, ma ancor più del lavoro in configurazione corsa». Ma per gli altri spagnoli, la seconda giornata di prove pre-campionato di Sepang è stata letteralmente da dimenticare. Partiamo da Jorge Lorenzo, che pure è risalito dal diciassettesimo posto di ieri all'ottavo di oggi, ma continuando ad accusare un distacco di oltre un secondo dalla vetta. «Ieri è stato uno shock, troppe difficoltà – ha commentato il neo-ducatista – Ci vuole tempo per adattarsi a questa moto: oggi mi sembra più naturale e vado meglio, riesco a frenare più tardi e in meno metri e questa è stata un'enorme progressione. Ma sono ancora molto distante dal limite». Il principale ostacolo incontrato dal maiorchino nel passaggio dalla Yamaha alla Ducati riguarda proprio le curve lente: «Nei tornanti devo guidare in modo molto diverso, mentre nelle pieghe più veloci devo cambiare un po' ma posso comunque portare molta velocità. E poi devo ancora capire come trarre il massimo dell'aderenza dalle gomme nuove. Comprendere la moto, attaccare di più». Insomma, nella mente di Por Fuera sembrano esserci poche idee chiare ma ben confuse. Almeno per il momento.

Martedì travagliato per Marquez
Ancor peggio è andata al suo sodale Marc Marquez, entrato nella top ten ma solo con il decimo tempo. La sua sessione è stata particolarmente travagliata: per lunghe ore è stato costretto a restare fermo ai box mentre i meccanici lavoravano sulla moto, e alla fine non è riuscito a percorrere più di 33 giri. «Ho avuto un problema che mi ha tenuto bloccato nel garage per molto tempo – racconta il campione del mondo in carica – Poi sono uscito con l'altra moto e ho avuto un altro problema, che mi ha costretto a rientrare di nuovo ai box. Alla fine, quando mi sono messo a spingere con le gomme nuove ho incontrato un terzo problema, stavolta di elettronica. Avevamo un programma molto fitto ma in pratica non sono riuscito a provare niente, e in pista non sono riuscito a trovare il momento giusto. Serve pazienza, siamo qui per migliorare ed è meglio che questi guai arrivino qui piuttosto che nel corso della stagione». Se sul fronte dell'affidabilità lascia molto a desiderare, comunque, almeno la nuova Honda sembra competitiva: «Il passo non è così male, questo mi conforta. Non mi aspettavo tutti questi problemi, ma di dover lavorare sul nuovo motore questo sì, perché bisogna riadattare tutto».

Brutto infortunio per Rabat
Il più sfortunato di tutti gli iberici è stato però Tito Rabat, caduto violentemente a poco più di un'ora dalla fine delle prove. Il catalano è scivolato alla curva 11 e la tuta si è squarciata sul ginocchio destro, producendo una ferita così profonda da lasciare esposto l'osso. Inizialmente il pilota del team Marc Vds è stato trasportato al centro medico del circuito, poi l'ambulanza lo ha trasferito in ospedale nella vicina Putrajaya: qui gli è stata diagnosticata anche la frattura della mano destra e l'infortunio a due dita del piede sinistro. In serata è tornato nella sua Barcellona, dove sarà sottoposto a intervento chirurgico alla clinica Dexeus. Oltre a saltare la terza e ultima giornata di prove di domani, dunque, il povero Rabat sarà probabilmente costretto in panchina anche nei prossimi test in programma tra due settimane a Phillip Island, in Australia.