28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Un altro pilota italiano affamato di vittoria in MotoGP

Andrea Iannone avverte Valentino Rossi: «Dovrai vedertela pure con me»

Il Maniaco, appena passato dalla Ducati alla Suzuki, è pronto a fare di tutto per raggiungere il livello del Dottore e lottare ad armi pari con lui, Marc Marquez e Jorge Lorenzo: «Mi manca solo di fare l'ultimo passo in avanti quest'anno»

Andrea Iannone in azione sulla Suzuki
Andrea Iannone in azione sulla Suzuki Foto: Michelin

ROMA – Ci ha messo quattro anni di MotoGP, tutti in sella a una Ducati, per raggiungere la sua prima vittoria. Ma ora che ha agganciato la vetta, Andrea Iannone a mollarla non ci pensa proprio. Anzi, adesso che è stato costretto a lasciare la sua fidata Desmosedici per affrontare la sfida sconosciuta della Suzuki, il Maniaco si dice pronto a fare un ulteriore, decisivo passo in avanti: quello che lo porterà a pieno titolo a far parte della ristretta cerchia dei campioni. «Credo di avere la possibilità di un grande futuro – dichiara alla rivista specializzata austriaca Speedweek – L'opportunità giusta c'è, si tratta solo di raggiungere il vertice. Negli ultimi quattro anni ho migliorato, passo dopo passo, il mio stile di guida, avvicinandomi ai migliori. Ora mi aspetta il compito più importante: fare l'ultimo salto per raggiungere Rossi, Marquez e Lorenzo». Per dimostrare di avere le doti necessarie per lottare ad armi pari con i migliori, però, al pilota di Vasto non basteranno il talento e la velocità che pure ha messo in luce nelle ultime due stagioni da ducatista ufficiale. Gli serviranno anche la testa, la costanza di rendimento, la capacità di evitare i troppi errori che ha commesso in questo pur positivo 2016: «In questa stagione con la Ducati sono stato sempre un po' più vicino al limite rispetto ai piloti della Yamaha o della Honda – si difende lui – Per questo commettere errori era un po' più facile».

Cresce il pilota e cresce la moto
Ma di pari passo con la sua crescita, anche la sua nuova moto dovrà continuare a migliorare: «Quest'ultimo passo dipende da tutto il pacchetto: dalla moto, dal team, da me stesso e dal mio rapporto con gli uomini nel box. Penso che nei prossimi due anni avrò la possibilità di colmare anche questo ultimo piccolo divario». Se nell'annata appena conclusa anche la Suzuki ha infatti colto la sua prima vittoria, come Iannone, nella prossima pure lei dovrà compiere quell'ultimo passo in avanti necessario per battagliare con le grandi Honda, Yamaha e Ducati: «La Suzuki si aspetta grandi risultati da me, e io in cambio da loro mi aspetto una moto molto competitiva – conclude Andrea – Negli ultimi due anni il loro miglioramento è stato evidente. Hanno colmato rapidamente il divario dai migliori costruttori e ora sono molto, molto vicini. Credo che anche per loro sia molto importante eliminare questo piccolo gap il più in fretta possibile: ho due anni di tempo per lavorarci e spero che andrà tutto per il meglio».