19 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Le qualifiche degli spagnoli a Motegi

Mea culpa Marquez: «Ho sbagliato io». Lorenzo dall'ospedale alla prima fila

Marc commette un errore in staccata e perde la pole position: «Ma sono comunque contento perché posso giocarmela con le Yamaha». Jorge sollevato: «Dopo l'incidente di stamattina temevo il peggio, invece è andata bene»

Marc Marquez secondo nelle qualifiche di Motegi
Marc Marquez secondo nelle qualifiche di Motegi Foto: Michelin

MOTEGI – Se oggi ha perso la pole position, per giunta a vantaggio del suo diretto rivale Valentino Rossi, la colpa può solo prendersela lui stesso: «Nella mia seconda uscita, con la seconda gomma, avrei potuto fare meglio – ammette Marc Marquez – Ma nel primo giro ho commesso un piccolo errore in staccata e nel secondo ho incontrato le bandiere gialle dove era caduto Crutchlow, quindi ho rallentato perché era troppo pericoloso. Forse avrei potuto spingere un po' di più, ma dopo aver visto gli incidenti di Dani e di Jorge, ho preferito fare attenzione». Ma il leader del Mondiale decide comunque di vedere il bicchiere mezzo pieno dopo le qualifiche di Motegi: la pista di proprietà della Honda, storicamente amica della Yamaha ma sulla quale invece oggi è riuscito a difendersi bene. «Sono molto contento, perché questo circuito è uno dei più difficili della stagione per noi – spiega Magic Marc – Ma ci siamo, siamo vicini e costanti nel tempo sul giro. Sarebbe più bello essere in pole position, al posto di Valentino, ma siamo in prima fila e questo era l'obiettivo principale». Anche perché, domani, il pilota di Cervera sa di avere le sue carte da giocarsi: «Sul passo gara mi sento un po' più forte – analizza – Mi aspetto una lotta serrata con le Yamaha, che come ogni anno sembrano le più forti, specialmente se si alzeranno un po' le temperature. Ma so di potermela giocare: il mio obiettivo è di finire sul podio».

Jorge, incidente senza conseguenze
Un sorriso, e addirittura un sospiro di sollievo, può concederseli anche Jorge Lorenzo, che più che al terzo posto in griglia di partenza pensa allo scampato pericolo di stamattina. Quando è stato violentemente disarcionato dalla sua moto come Dani Pedrosa ieri (e nella stessa curva), venendo trasportato in elicottero all'ospedale per i controlli medici: ma invece che con una clavicola fratturata se l'è cavata solo con qualche graffio, e solo tre ore dopo è riuscito già a tornare in moto. «È stato uno dei peggiori incidenti della mia carriera – racconta Por Fuera – Da anni non mi capitava di volare così in alto e poi ricadere per terra con un impatto così forte. All'inizio avevo paura, perché mi faceva male tutto il corpo, e in particolare alla gamba sinistra mi aspettavo il peggio. Ma alla fine è stato solo un brutto colpo e con gli antidolorifici e l'adrenalina delle qualifiche me ne sono subito scordato». Anche per la gara non ci dovrebbero essere conseguenze: «Penso di avere un buon potenziale per lottare per la vittoria. La partenza sarà cruciale, insieme agli ultimi dieci giri: i piloti che riusciranno a controllare meglio le gomme posteriori avranno un grande vantaggio a fine gara».