26 aprile 2024
Aggiornato 07:00
La Ferrari alla vigilia del Gran Premio del Giappone

«Pazzo idiota»? Sebastian Vettel si difende: «Ho sempre fatto così»

Il ferrarista risponde alle critiche per la partenza arrembante dell'ultima gara: «Sono sempre andato all'attacco – sostiene – Cerco di fare del mio meglio, a volte esagero». Il suo compagno Kimi Raikkonen, invece, punta sulla costanza

Sebastian Vettel saluta il pubblico a Suzuka
Sebastian Vettel saluta il pubblico a Suzuka Foto: Ferrari

SUZUKA – Altro che troppo aggressivo. Altro che «pazzo» o «idiota», come lo aveva definito Max Verstappen subito dopo quella fatidica partenza di Sepang, conclusasi con un botto contro Nico Rosberg che ha messo fine al suo Gran Premio dopo poche centinaia di metri (e con una penalità di tre posizioni sulla griglia di partenza che dovrà scontare questo weekend in Giappone). Sebastian Vettel è convinto di stare facendo semplicemente il suo lavoro, come sempre. «Mi sono buttato all'interno e ovviamente sono riuscito ad affiancare Max – racconta il ferrarista – Con il senno di poi, probabilmente ho staccato un po' troppo in ritardo rispetto ai primi due. Ma avrei fatto la curva senza problemi, non sarei arrivato dritto come un pazzo: mi sono solo preso un rischio, che stavolta non è stato premiato. Sono un po' sorpreso che diciate di non avermi mai visto guidare così: penso di avere attaccato moltissime macchine in tutte le partenze della mia vita, e la maggior parte delle volte mi è andata bene. Questa volta no». Le sue responsabilità, comunque, Seb è pronto a prendersele tutte: «Di sicuro per Nico è stato un brutto colpo, perché non c'entrava nulla – ammette – Gli ho telefonato subito dopo e gli ho spiegato il mio punto di vista. A volte queste cose succedono». Su un punto, però, il campione tedesco è estremamente chiaro: questa aggressività deriva dal suo stile di guida, non dalla volontà di superare la crisi tecnica della Ferrari e di impensierire una Red Bull ormai quasi imprendibile al secondo posto del campionato. «Non penso ci sia molto da analizzare – taglia corto – a parte il fatto che cerco di tirare fuori il massimo dalla vettura ogni volta. A volte esagero, spingo troppo nel tentativo di fare del mio meglio; a volte non faccio abbastanza: è tutto normale, è umano. Ma non è che quest'anno mi comporti diversamente dagli anni scorsi».

Ragionier Kimi
Meno arrembante, ma sicuramente più costante si sta dimostrando in questa stagione il suo compagno di squadra Kimi Raikkonen. Che, non a caso, è risalito fino al quarto posto nel campionato piloti, davanti allo stesso Vettel, grazie a dieci arrivi a punti consecutivi nelle ultime gare e solo due ritiri in tutta l'annata. Eppure queste considerazioni non sembrano rassicurarlo più di tanto, affamato com'è di una vittoria che gli manca dal lontano 2013, quando militava alla Lotus: «È difficile essere soddisfatto di dove ci troviamo adesso, perché vorremmo essere più avanti, lottare con i primi – ribatte Iceman – Ma questo è ciò che abbiamo per le mano oggi, cerchiamo sempre di fare del nostro meglio ma non possiamo essere contenti. Qualsiasi risultato inferiore al successo non è il nostro obiettivo. Il secondo posto è migliore del terzo, ma non così tanto. Questo per me è stato un anno più solido e costante, il nostro passo è migliorato anche se non è ancora ottimale. Ma, come ho detto, vogliamo tornare davanti e avere una buona chance di vincere. Dobbiamo continuare a lavorare e speriamo di risalire presto. Ci vorrà tempo, ma non ci arrendiamo».