25 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Così la casa dei Diapason vuole riprendersi il Mondiale

Yamaha, in arrivo una moto tutta nuova per Valentino Rossi

Alle rivelazioni della scorsa settimana del team manager Maio Meregalli si unisce oggi qualche altra indiscrezione: la M1 per il 2017 sarà radicalmente diversa dal modello precedente, studiata per adattarsi al meglio alle gomme Michelin

La Yamaha di Valentino Rossi davanti alla Honda
La Yamaha di Valentino Rossi davanti alla Honda Foto: Michelin

ROMA – Un indizio, a leggere tra le righe, era nascosto già nelle parole che il team manager Maio Meregalli aveva rilasciato alla Gazzetta dello Sport la scorsa settimana: «Negli ultimi anni la M1 ha sempre subìto aggiornamenti, questa volta ci sarà qualcosa di nuovo e più complesso. Non sarà una rivoluzione, però un’evoluzione più importante. Se abbiamo ritardato il debutto della moto 2017 è proprio perché in Giappone stanno lavorando a questo». Una rassicurazione al suo Valentino Rossi, che poco prima si era detto «preoccupato» per una Yamaha che non è più la migliore moto come era all'inizio della stagione, certo. Ma anche una gustosa, per quanto velata, rivelazione. Uno sguardo gettato dietro alle quinte del lavoro che ferve a Iwata, dove gli ingegneri della casa dei Diapason stanno progettando la nuova M1 per il prossimo anno. Con un solo, chiarissimo obiettivo: mettere nelle mani del Dottore (e del suo nuovo compagno di squadra Maverick Vinales) un'arma da titolo mondiale.

Nuovo telaio...
Una cosa è certa. Dopo oltre dieci anni di evoluzioni continue, di miglioramenti costanti sui piccoli dettagli di una moto fondamentalmente vincente, il 2017 sarà l'anno della rivoluzione. L'ultimo progetto radicalmente nuovo risale al 2003: allora fu l'introduzione dell'iniezione elettronica a costringere i tecnici a rivedere da cima a fondo il telaio. Stavolta, invece, la grande novità che ha modificato profondamente il comportamento della moto si chiama gomme Michelin. Lo si è visto già nel corso di quest'anno: serve un telaio più rigido, che consenta traiettorie più spigolose in frenata e in ingresso curva, ma anche agili nei cambi di direzione. La rivale Honda, a suon di nuove componenti introdotte di Gran Premio in Gran Premio, sembra esserci riuscita. La Yamaha ha provato ben due varianti diverse del telaio a stagione in corso (tre se si considera anche l'esperimento del serbatoio sotto il sedile del pilota), ma come ha riconosciuto lo stesso Meregalli «non hanno dato i risultati che ci aspettavamo». Da qui la necessità di sfornare un telaio tutto nuovo per il 2017.

...e nuovo motore
Ma anche un nuovo motore. «Ci manca un po’ di potenza in alto, ci piacerebbe trovare qualche cavallo, senza perdere in basso», ha ammesso sempre il team manager. Insomma, un supermotore stile Ducati (ma anche stile Honda, che quasi sempre batte la Yamaha in velocità di punta), con un eccesso di potenza che poi sarà l'elettronica a tenere a bada. Insomma, i cambiamenti non mancano. Proprio per scoprirli e metterli a punto, il costruttore nipponico ha deciso di fissare, dopo il test di fine stagione a Valencia con tutti i rivali, un'ulteriore sessione privata il 23-24 novembre in Malesia. Poi sarà già 2017, con il calendario dei test prestagionali già deciso: Sepang (30 gennaio-1° febbraio), Phillip Island (15-17 febbraio) e Qatar (10-12 marzo). Di tempo ce n'è, insomma. Ma per far conoscere a Rossi e Vinales una moto così rinnovata, alla Yamaha servirà tutto.