Raiola: «Non mi fido dei cinesi del Milan»
Il procuratore di Donnarumma e Bonaventura (tra gli altri) rende ancora più precari i rapporti con la nuova proprietà rossonera proprio alla vigilia del loro insediamento e della conseguente trattativa per il rinnovo di contratto a Gigio.
MILANO - Non abbiamo fatto in tempo ad evidenziare tutti i rischi collegati all’avvento della nuova proprietà cinese e del rinnovo di contratto a Gianluigi Donnarumma, blindato finora dall’amicizia tra Mino Raiola e Adriano Galliani, ed ecco arrivare la bordata feroce dell’ex pizzaiolo italo-olandese diretta ai misteriosi e futuri proprietari dell’Ac Milan e tesa a buttare altra benzina sul fuoco delle polemiche legate all’imminente passaggio di mano del club di via Aldo Rossi.
«Meno male che sono arrivati i cinesi - le parole del procuratore al quotidiano Il Giornale - però i cinesi dell’Inter. Quelli di Suning si che sono gente seria. Loro vogliono investire tanto e De Boer è un tecnico in gamba, preparato, duro, sono convinto che farà bene».
Non mi fido
Le dolenti note arrivano quando si tocca l’argomento Milan, particolarmente a cuore a Mino Raiola visto l’alto numero di rossoneri nella sua scuderia (oltre a Donnarumma, anche Bonaventura, Abate e Rodrigo Ely): «Sui cinesi del Milan invece sono scettico. Mi chiedo, se è tutto fatto, perché non hanno ancora messo i soldi per la squadra? Magari mi sbaglio, per carità, però serve gente seria nel calcio italiano, perché da noi nessuno si mette mai d’accordo per cambiare le cose. E ribadisco, ci vorrebbe una rivoluzione. Non solo nel calcio».
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