13 dicembre 2024
Aggiornato 20:30
I Magnifici tre nel GP di San Marino

Lorenzo fa «il giro della vita». Rossi e Marquez lo aspettano al varco

Il sabato di Misano è tutto per Jorge, autore di una qualifica impressionante che lo rilancia nelle prime posizioni. Ma l'appuntamento vero è domani in gara, quando Valentino e Marc si sentono pronti a dare battaglia

Jorge Lorenzo in qualifica a Misano
Jorge Lorenzo in qualifica a Misano Foto: Andrea Bonora

MISANO ADRIATICO – Il giro della morte. O, piuttosto, il giro della vita, nel senso del più bello di tutta la sua carriera di pilota. Jorge Lorenzo non sta più nella pelle dopo le qualifiche del Gran Premio di San Marino. Non solo per il tempo mostruoso (l'unico a scendere sotto la barriera dell'1:32, tre decimi più rapido di tutti gli altri), non solo per aver battuto il suo compagno di squadra Valentino Rossi proprio davanti al suo pubblico. Ma soprattutto per essere tornato il Lorenzo dei tempi migliori: quel Martello inarrestabile quando è in giornata, e che da tanti, troppi weekend di fila sembrava scomparso. «Sono molto orgoglioso di questa qualifica – racconta Por Fuera – Già con la prima gomma avevo fatto un ottimo tempo, un 1:32.0 di cui ero molto contento. Perciò mi sono detto: 'Ok, con la seconda posso rischiare un po' più del normale'. E ho guidato in modo molto più aggressivo, frenando molto tardi, spostandomi sulla moto, rischiando molto, forse troppo: specialmente nelle curve veloci da sesta marcia, la moto si muoveva tantissimo. Ho pensato di avere esagerato, che sarei stato più lento del giro precedente. Invece, quando ho tagliato il traguardo, ho visto 1:31.8. E sono stato contentissimo, molto orgoglioso. Probabilmente ho fatto uno dei giri migliori di sempre, forse il migliore della mia vita». L'obiettivo vero, naturalmente, è fissato per domani. Ma Jorge si sta talmente godendo questo momento da liquidare la pratica gara con poche parole: «Siamo cresciuti costantemente e forse possiamo migliorare ancora: cercherò di partire bene e scegliere il momento giusto in cui attaccare».

Valentino Rossi si salva in extremis
Alla vista dei risultati delle qualifiche, ha tirato un sospiro di sollievo anche Valentino Rossi. Che, sempre per colpa delle famigerate Michelin asimmetriche, che tormentano lui e molti suoi colleghi ormai dall'inizio del weekend, ha rischiato seriamente di restare fuori dalle prime file. Un rischio che nella sua Misano non si poteva proprio permettere: «Dopo la prima gomma ero un po' preoccupato: ero piuttosto lento, slittavo molto – racconta il Dottore – Per tutto il weekend le gomme posteriori mi hanno dato prestazioni diverse. Perciò speravo che la seconda andasse meglio, e infatti è stato così. Sono andato più forte, ho ottenuto un buon tempo, 1:32.1, e una buona seconda posizione in griglia di partenza. Partire dalla prima fila è molto importante ovunque, ma in particolare a Misano, dove non è facile superare perché il tracciato è stretto». Scattando dal centro della prima fila, e con quel passo gara superiore a tutti mostrato nell'ultimo turno di prove libere, le prospettive per domani sembrano decisamente più rosee. Gomme permettendo, s'intende: «Ora ci dobbiamo concentrare sugli pneumatici, perché abbiamo diverse idee da seguire sulle mescole davanti e dietro, e vedremo nel warm up quale scegliere per la gara. Jorge è andato forte, ha un buon passo ed è un candidato alla vittoria. In gara potrebbe piovere? Ma no, basta... speriamo sia asciutto».

Marc Marquez punta al podio
Che ci sarebbe stato da soffrire lo sapeva anche Marc Marquez, rimasto in effetti fuori dalla prima fila (battuto dal terzo incomodo Maverick Viñales), ma solo per una manciata di decimi. Meglio del previsto: «Con la prima gomma ho fatto un buon giro, con la seconda invece ho trovato traffico – spiega Magic Marc – Ho dovuto rallentare e, quando mi sono rimesso a spingere, gli pneumatici erano troppo freddi e non mi davano più abbastanza aderenza. Ma alla fine sono contento, il ritmo è ottimo e sono molto più vicino ai piloti Yamaha di quanto mi aspettassi prima dell'inizio del weekend. Cercherò di lottare con loro domani, per me sono i più forti». Ma un podio, che in ottica campionato varrebbe oro, non sembra tutto sommato fuori portata: «Questo era uno dei circuiti che avevo segnato in rosso sul calendario, perché qui ero sicuro che avrei fatto fatica e avrei perso punti. Quindi per me il podio sarebbe un risultato grandioso. Ma non il massimo possibile».