MILANO - «Fa piacere l'offerta del Chelsea, ma mi gratifica ancor più il no del Milan». Con questa dichiarazione d’amore, straordinaria nella sua purezza, Alessio Romagnoli ha spiegato in poche parole perché il club di via Aldo Rossi abbia fatto bene a rifiutare l’offerta monstre dei Blues (40 milioni di euro) e puntare tutto sul giovane difensore di Anzio: «Quello che è successo ad agosto mi spinge ad impegnarmi ancora di più per crescere e migliorarmi».
«Non stiamo facendo così male»
A margine di un evento Nike di cui era Romagnoli era ospite, l’ex centrale di Roma e Sampdoria ha trattato diversi argomenti, compreso quella più attuale, la sua convocazione in Nazionale: «Essere arrivato in Nazionale è un motivo di orgoglio, ma voglio considerarlo solo un punto di partenza per proseguire bene e provare a tornarci. E a proposito delle tante critiche al Milan, se ci sono tanti rossoneri in azzurro vuol dire che stiamo lavorando bene. Si tratta solo di ottenere risultati migliori rispetto a quelli degli ultimi anni. Il nostro obiettivo e di rialzarci presto».
Che rabbia contro la Juve
Le premesse, secondo Romagnoli, ci sono tutte, anche grazie al lavoro del nuovo tecnico Montella: «Il mister ci dice sempre di impostare, quindi tocca a noi difensori iniziare l'azione e la cosa non mi dispiace. Tra i nostri obiettivi stagionali innanzitutto il ritorno in Europa, ma soprattutto il riscatto dopo quel finale di stagione, la sconfitta contro la Juventus in Coppa Italia, che ancora mi fa rabbia. Questo deve essere l'anno buono perchè da troppo tempo non giochiamo in campo europeo e il Milan non può permetterselo».
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