24 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Schermaglie a distanza tra i due campioni

Valentino Rossi lo riaccusa per il biscotto, Marquez non risponde

Alle parole del Dottore, che domenica a caldo dopo la gara aveva riaperto la ferita di Sepang 2015 («Stavolta voleva starmi davanti, non ostacolarmi»), Magic Marc ha preferito svicolare: «Non mi interessa quello che pensa»

Valentino Rossi in lotta con Marc Marquez a Silverstone
Valentino Rossi in lotta con Marc Marquez a Silverstone Foto: Michelin

ROMA«Le dichiarazioni di Valentino Rossi? Non voglio commentarle. Non mi interessa quello che pensa o che dice, io so molto bene ciò che ho fatto ogni volta». Così, con un secco e apparentemente piccato «no comment», Marc Marquez risponde alla punzecchiatura che il Dottore gli aveva riservato domenica, a caldo, dopo il Gran Premio di Gran Bretagna. A Silverstone era andato in scena l'ennesimo duello all'arma bianca tra lo spagnolo e l'italiano, vinto da Vale che era riuscito a salire sul podio. Ma, secondo il campione di Tavullia, con una fondamentale differenza rispetto all'ultima volta, a Sepang 2015: «Stavolta avevamo entrambi lo stesso obiettivo: quello di andare più forte dell'altro, non di ostacolarlo». Un chiaro riferimento ad un capitolo che in fondo nessuno dei due aveva voglia di riaprire, un modo di infilare il coltello in una piaga che non si è ancora del tutto rimarginata: quella del famoso biscotto ordito da Marquez e Lorenzo per far perdere Rossi, denunciato dal pesarese ma mai ammesso dai due iberici.

Pace fatta
E dire che, in fondo, coloro che un tempo furono idolo e seguace e che oggi sono diventati i due più acerrimi rivali, stanno cercando di allentare la tensione, almeno fuori pista. Il tentativo più evidente di riconciliazione è avvenuto a Barcellona, con la stretta di mano in mondovisione, con gli occhi ancora velati dalle lacrime per la tragica scomparsa del giovane Luis Salom. «La cosa importante è che con Valentino ci sia una relazione cordiale, professionale – ha ribadito Magic Marc in un'intervista radiofonica rilasciata all'emittente spagnola Onda Cero – Questo è positivo per il motociclismo. Nelle conferenze stampa non c'è più tutta quella tensione. Ora ci salutiamo, ci stringiamo la mano. E poi, in pista, se c'è da lottare si lotta, con lui o con chiunque altro». Lotta che, come detto, domenica a Silverstone il due volte iridato ha perso: dopo aver superato la Yamaha numero 46, infatti, ha continuato a spingere troppo forte invece di accontentarsi del secondo posto, e ha commesso un errore con cui si è giocato anche il terzo. «Quando sono arrivato nel garage dopo la corsa, c'è stato il solito meeting con i miei tecnici e loro mi hanno tirato le orecchie – ha ammesso – Tutto è dipeso dall'errore nella scelta della gomma anteriore (Marquez ha scelto la morbida, ndr), ma poi, nel vivo della sfida, ho deciso di rischiare». Dall'alto dei suoi 50 punti di vantaggio su Valentino in classifica generale, del resto, se lo poteva permettere.