Milan, ma quanto vale Carlos Bacca?
L’inquietante interrogativo di mercato turba la serenità dell’ambiente rossonero. Ormai sembra che il futuro del Milan dipenda esclusivamente dal colombiano, ma i soldi che potrebbero essere incassati grazie alla cessione di Bacca basteranno a stento a prendere uno dei tre calciatori di spessore necessari al nuovo tecnico Montella.
MILANO - «La domanda nasce spontanea», diceva il noto giornalista Lubrano nelle sue celebri trasmissioni televisive. Oggi, a distanza di qualche anno, sono i tifosi del Milan a ripeterlo, ogni qual volta si ritrovano ad ascoltare analisi e congetture delle numerose e fin troppo ripetitive trasmissione sul calciomercato. Se è vero che la campagna acquisti rossonera è bloccata per colpa di Carlos Bacca e che solo cedendo l’attaccante colombiano Galliani potrà finalmente contare sui fondi necessari per acquistare ciò che serve a Montella, cioè un difensore centrale di esperienza, un centrocampista di spessore e un attaccante esterno creativo e brillante, a quanto dovrebbe essere venduto il numero 70 rossonero?
Bacca non è Pogba
Almeno 120 milioni di euro, peccato però che Bacca non sia Pogba e che l’attaccante dei Cafeteros non si riesce a piazzare neppure a 30 milioni, tanto quanto investito appena 12 mesi fa dal Milan per rilevarlo dal Siviglia.
La verità è che Adriano Galliani non è l’unico a non saper più che pesci prendere. L’imbarazzante andazzo della trattativa che dovrebbe portare - e a questo punto chissà se lo farà mai - alla cessione dell’Ac Milan alla misteriosa e impalpabile cordata di imprenditori cinese non fa che aumentare il disagio dei colleghi costretti ogni giorno a raccontare qualcosa che attualmente non esiste: uno straccio di idea alla base della costruzione del nuovo Milan di Montella.
Montella e la mission impossible
È lecito supporre che il tecnico napoletano si sia già pentito di aver accettato la «mission impossible» di risollevare una squadra a cui manca l’elemento fondamentale per poter pensare ad un qualsiasi progetto di crescita, una società solida alle spalle.
Oggi come oggi al Milan non solo manca una società solida, manca proprio una società. A meno che non si voglia considerare «società» il solo misero Galliani, ormai ribattezzato trottolino amoroso, l’unico uomo disposto a girare in lungo e in largo per l’Europa con il miraggio di allestire una squadra dignitosa e rimediare invece solo figuracce.
Ma è il segno dei tempi, ormai l’Ac Milan è solo questo.