25 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Il Dottore parla alla vigilia del weekend

La verità di Valentino Rossi sulla rottura al Mugello

La Yamaha rivela le ragioni del cedimento del motore: «Un problema elettrico al limitatore». E Rossi concorda: «I giri salivano troppo sul dosso in fondo al dritto. Ma ora pensiamo a Barcellona, e a fare qui una bella battaglia»

Valentino Rossi sulla griglia di partenza del Mugello
Valentino Rossi sulla griglia di partenza del Mugello Foto: Yamaha

BARCELLONAValentino, a due settimane dal Mugello, la Yamaha ha finalmente reso note le motivazioni della rottura del tuo motore in gara. Ce le spieghi?
Il problema era il dosso in fondo al dritto. Quest'anno i motori girano più alti e lì il carico è particolarmente elevato, perché sei in sesta a gas completamente aperto. La ruota posteriore si alza un po' e i giri vanno un po' più in là.

Non dovrebbe intervenire il limitatore?
Sì, se fosse fatto bene. Abbiamo scoperto che quello della nuova centralina unica non è preciso come quello dell'anno scorso.

E nei due giorni di prove non era mai successo? Nessuno se ne è mai accorto?
Sfortunatamente no. Forse in gara le condizioni erano diverse: fai più giri di fila, molti dietro ad altri piloti...

Nemmeno stando sulla moto?
Si sentiva un po' entrare in azione il limitatore, ma nemmeno troppo. Non eravamo preoccupati.

Ti convince davvero questa spiegazione? Non è una scusa per evitare di dire che la Yamaha ha spinto i motori troppo oltre il limite?
Io, sinceramente, speravo che fosse solo un problema di quei due motori, che qualcuno avesse sbagliato a montarli o che il materiale di qualche fornitore fosse imperfetto, invece pare di no. Essendo questa la situazione, non possiamo stare tranquilli al cento per cento. Ma gli altri due motori che abbiamo usato fino ad oggi stanno facendo tantissimi chilometri e, secondo i nostri dati, stanno funzionando molto bene. Probabilmente le caratteristiche della pista hanno creato questo problema. È successa una rottura a me e una a lui, entrambe nello stesso punto. Anche se è strano.

Abbasserete il regime di rotazione da questa gara?
La Yamaha è tranquilla, penso che la moto sarà la stessa. Forse avremo solo qualche giro in meno.

È andata così. Ora riparti da Barcellona. I punti a disposizione sono ancora 300: certo è che tu hai una vittoria e mezzo da recuperare dal leader.
La mia situazione di campionato è molto negativa. Intanto perché i piloti da inseguire sono due, e poi perché sono Marquez e Lorenzo, che vanno fortissimo su tutte le piste, in tutte le condizioni e sbagliano pochissimo. Quindi è dura. Meglio concentrarsi gara per gara, visto che quest'anno sono sempre piuttosto veloce. Inutile fare i conti: quando hai due zeri su sei gare, è normale che il distacco sia grande. Soprattutto se lotti con avversari che arrivano sempre primo, secondo o terzo. La vedo abbastanza difficile, ma ci sono ancora tante gare, tantissime battaglie. Il più grande rammarico è perché è successo al Mugello e perché una lotta a tre fino alla fine sarebbe stata divertente.

Marquez ha raccontato la sua gara spiegando che quando può davvero vincere, decide di rischiare. E l'anno scorso a Valencia, dove rimase attaccato a Lorenzo per tutta la corsa?
Gli ultimi giri del Mugello sono stati uguali a quelli di Valencia, no? Marquez è stato sempre dietro e non ha mai attaccato, giusto? O è andata diversamente, non mi ricordo... Ma è meglio non parlarne più.

Parliamo di Barcellona, allora.
È sempre stata una delle mie piste preferite. Ha un disegno bellissimo, ci sono molte belle curve. Purtroppo negli ultimi anni è diventata un po' più difficile, perché l'asfalto è molto usato: qui girano molto anche le Formula 1, quindi ci sono un po' di avvallamenti e l'aderenza è piuttosto bassa. È una pista dove guidare è bellissimo, ma anche difficile, perché se non sei a posto la moto fa fatica a curvare, scivola tanto... L'anno scorso il mio weekend è stato difficile, nelle prove ho sempre sofferto, sono partito in terza fila ma poi sono andato molto forte in gara. Stavolta sarebbe bello partire meglio ed essere competitivo come al Mugello. E magari vedere di fare qui una bella lotta.

La delusione l'hai digerita subito?
Sinceramente è stata dura. Sono stato abbastanza triste per alcuni giorni. Ci è voluto un po'.