29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Il duo Yamaha sul circuito amico

Valentino Rossi, la rimonta comincia a Barcellona

Il Montmelò è la pista ideale per il riscatto del Dottore. Un tracciato dove ha il record di vittorie, nonostante il suo compagno-rivale Lorenzo giochi in casa, e che ha sempre premiato chi, come lui, è andato forte al Mugello

Valentino Rossi saluta i tifosi
Valentino Rossi saluta i tifosi Foto: Yamaha

BARCELLONA – Il destino del Gran Premio di Barcellona è legato a filo doppio a quello del Mugello. Da quattro stagioni a questa parte (in tre delle quali le due gare si sono disputate una dopo l'altra) chi ha trionfato sulle colline toscane si è imposto anche in Catalogna. Per Valentino Rossi questa suonerebbe come una pessima notizia, a maggior ragione se consideriamo che tre delle suddette doppiette (2012, 2013 e l'anno scorso, il 2015) sono state firmate dal suo compagno di squadra. Jorge Lorenzo, che al Montmelò giocherà in casa per la seconda volta dell'anno, che ha fatto i fuochi d'artificio già due settimane fa nella tana del lupo giallo e che ora conduce il Mondiale, con dieci punti di vantaggio (115 contro 105) sul connazionale Marc Marquez. Se anche quest'anno riuscisse a fare il bis, si tratterebbe di un successo che somiglia tanto a una fuga. «Sto ancora assaporando la mia ultima vittoria al Mugello – racconta Por Fuera – che è stata molto speciale, per i tanti ingredienti che ci si sono mescolati, e importante per il campionato. Ed ora eccoci alla mia gara di casa. Barcellona è davvero speciale per me. È una pista che amo e la maggior parte della mia gente verrà ad assistere a questo Gran Premio. Ho vissuto qui a lungo e qui mi sento a casa. Ora al Montmelò devo raccogliere altri punti, ovviamente, ma anche dimostrare il mio potenziale e cercare di lottare di nuovo per la vittoria».

Un calcio alla sfiga
Eppure, a ben guardare, la cabala arride al Dottore più di quanto possa sembrare a prima vista. Il conto con la sfortuna, si spera, è stato ormai pagato tutto con quella famigerata fumata bianca, che gli ha inflitto il secondo zero stagionale e un passivo di 37 punti dalla vetta della classifica generale. Ma se è vero che chi va forte al Mugello poi fa lo stesso anche a Barcellona, allora perché questo non dovrebbe essere valido anche per Valentino, che sul suo tracciato toscano ha dimostrato di essere il più veloce di tutti con una perentoria pole position? Del resto, il campione di Tavullia qui in Catalogna ha trionfato per ben nove volte in carriera, un record assoluto: l'ultima risale al 2009, è vero, ma con un sorpasso all'ultima curva sullo stesso Lorenzo che nulla ha da invidiare a quello messo a segno dal maiorchino su Marquez quindici giorni orsono. «Questo è uno dei miei Gran Premi preferiti – spiega il nove volte iridato – Mi piace il circuito, ma anche l'atmosfera. Penso di avere il potenziale per disputare una buona gara. Arrivo in Spagna con la consapevolezza di poter andare forte, ma anche con il rammarico di quella che sarebbe potuta essere una grande gara al Mugello. La cosa più importante, però, è che alla domenica eravamo molto veloci, grazie al lavoro svolto durante il weekend. A Barcellona dobbiamo lavorare nello stesso modo e prepararci a correre». La caccia è aperta.