24 aprile 2024
Aggiornato 13:00
La Rossa brilla in casa

Vola Iannone: è il weekend della Ducati?

Il Maniaco stacca un tempone inarrivabile nelle prove libere del venerdì: «Stavolta non posso sbagliare nulla». Il suo compagno di squadra Dovizioso frenato dal dolore al collo, mentre brilla anche il collaudatore Michele Pirro

Andrea Iannone in azione al Mugello
Andrea Iannone in azione al Mugello Foto: Michelin

SCARPERIA – Ieri tutti parlavano di lui per il passaggio alla Suzuki. Oggi tutti parlano di lui per il tempone nelle prove libere: unico a scendere sotto il muro dell'1:48, quasi mezzo secondo di vantaggio su tutti gli avversari. Il Gran Premio del Mugello si apre nel segno di uno dei piloti di casa: Andrea Iannone. «È stata una giornata positiva – la sintetizza il Maniaco – Siamo stati molto veloci, non mi aspettavo così tanto fin da subito. È stato quasi tutto perfetto, a parte la sessione di stamattina con l'asfalto umido, che però mi ha dato l'occasione di provare le gomme intermedie e le partenze, dove fin dall'anno scorso non sono esattamente un genio». Ed è vero che, con i suoi 345,4 km/h di velocità di punta, Iannone è stato il più rapido di tutti in fondo al dritto (e non è stata una sorpresa). Ma la sua Ducati Desmosedici GP non è solo quella Frecciarossa che molti pensano: «Anzi, all'ultima curva, la Bucine, scivoliamo molto, quindi le altre moto guadagnano nella prima parte dell'accelerazione – rivela il pilota di Vasto – In compenso, siamo migliorati in ingresso curva, nell'agilità sui cambi di direzione, e questi sono punti di forza che preferisco alla velocità sul rettilineo». Insomma, i presupposti sembrano esserci tutti: ora l'imperativo è concretizzarli, con un grande risultato. E la firma con Suzuki non c'entra: «Voi giornalisti siete sempre fissati con i contratti – sorride in conferenza stampa – Io mi sono sempre sentito libero, nonostante le difficoltà. Questa gara la affronto come tutte le altre, e infatti sono sempre stato veloce fin dai primi turni. Se finora non ho raccolto quanto era nelle nostre possibilità è stato soprattutto per errori miei. Ma ci sono arrivato vicino vicino».

Dovi col colpo della strega
Un venerdì decisamente più difficile è stato quello del suo compagno di squadra Andrea Dovizioso. E non per ragioni tecniche: «Stamattina mi si è bloccato il collo, non riesco a spostarlo all'indietro – racconta Desmodovi – È un problema di cui soffro dal 2005, quando andai a sbattere a Barcellona in classe 250. E qui al Mugello mi si riacutizzò già nel 2013, cadendo alla curva San Donato. Ma anche in quell'occasione riuscii ad arrivare in buone condizioni alla gara, e stavolta mi sembra ancora meno grave. L'importante è essere riuscito a girare, anche se non è stato decisamente l'inizio ideale, per un weekend così importante». Ma c'è margine per migliorare la sua tredicesima posizione odierna: «Alla fine non ho montato la gomma nuova. E oggi pomeriggio la pista non mi dava tanta aderenza, non riuscivo a far girare la moto come volevo alla Casanova Savelli e alle due Arrabbiate. Ma domani l'asfalto migliorerà e useremo un motore più fresco».

L'occasione di Pirro
In pista al Mugello c'è poi anche una terza Ducati ufficiale, affidata alla wild card Michele Pirro. Che oggi non ha affatto sfigurato, chiudendo terzo assoluto. «E non dite che il motivo è che questa è la nostra pista di prova – sottolinea il collaudatore di Borgo Panigale – In passato venivamo più spesso a girare qui, quest'anno solo una volta. Ma la moto è veloce e funziona, ha una buona base. Per me essere veloce qui è importante, per dimostrare che sono pur sempre un pilota, anche se prestato ai collaudi. Faccio parte di una grande squadra che punta alla vittoria, e che sa di avere due ottimi test rider, io e Stoner, a disposizione quando serve. Negli ultimi giri mi sono messo a studiare le traiettorie di Lorenzo: qui va velocissimo. E poi, il prossimo anno guiderà una Ducati...».