31 maggio 2023
Aggiornato 05:30
MotoGP

Marquez sfrutta il traino di Dovizioso e conquista la pole al Mugello

Il campione del mondo: «In alcuni casi devi essere furbo». Disastrosa la qualifica di Rossi, che non ha superato il taglio del Q1 e partirà 18°

Marc Marquez
Marc Marquez Foto: ANSA

ROMA - E' di Marc Marquez la pole position del Gp d'Italia di Moto Gp in programma domani sul circuito del Mugello. Lo spagnolo della Honda, anche sfruttando il traino di Dovizioso, ha chiuso con uno strepitoso 1'45:519, tenendosi dietro la Yamaha Petronas di Quartararo (+ 0:214) e la Ducati di Petrucci (+ 0:362). Solo 9° Dovizioso (+ 0:774), apparso infastidito dal comportamento del rivale. Disastrosa la qualifica di Rossi, che non ha superato il taglio del Q1 e partirà 18°.

Marquez: «In alcuni casi devi essere furbo»

Pole e record della pista in qualifica per il leader del Motomondiale Marc Marquez, autore del tempo di 1:45.519 nel sabato del Mugello. Lo spagnolo della Honda ha migliorato di 537 millesimi il primato ottenuto da Danilo Petrucci in mattinata, sfruttando la scia di Andrea Dovizioso. E proprio questo è uno dei temi più discussi nel post qualifica: «Abbiamo fatto una grande pole, una grande strategia. Il primo giro l'ho fatto abbastanza pulito, poi ho visto che col secondo pneumatico ci voleva la scia, e allora bisogna fare la giusta strategia: ho calcolato tutto bene e l'ho presa a Dovizioso» il commento del campione del mondo.

«E' il motociclismo»

«A volte prendo io la scia, altre gli avversari sfruttano la mia, per esempio è successo nelle qualifiche a Le Mans. Alla fine devi cercare di essere il più furbo. L'obiettivo era partire in prima fila, aver conquistato la pole mi rende ancora più contento», spiega Marquez. In Ducati il suo comportamento è stato giudicato poco professionale, per quanto lecito: «Se non disturbi nessuno fare come ho fatto io è corretto. In alcuni casi devi essere tu il più furbo, in altri invece ti fregano, in altri ancora devi cercare di fare qualcosa di diverso. E' il motociclismo, va così».