25 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Calcio

Compagnoni a Sky: “L’idea di Ibrahimovic è tornare al Milan”

Il telecronista dell’emittente satellitare è ottimista circa l’ipotetico nuovo approdo del campione svedese a Milanello

MILANO - E’ bastato sussurrare il suo nome in questi lunghi e grigi quattro anni per eccitare il desolato umore dei tifosi milanisti. Zlatan Ibrahimovic è colui che più di tutti è stato in grado di unire, compattare e far sognare una tifoseria depressa, amareggiata e pure infuriata con una proprietà che proprio dall’inopinata e scellerata cessione dell’asso scandinavo nell’estate del 2012 ha fatto partire un declino inarrestabile che nessuno è ancora riuscito a sanare. Dalle menzogne di Berlusconi e Galliani circa la partenza di Ibrahimovic in quel luglio di pura follia e masochismo colorato di rossonero, sono passati quattro anni e da almeno due si vocifera di un possibile ritorno dello svedese a Milanello, ipotesi per ora sempre smentita dai fatti e da una società che evidentemente non ha voglia di tornare grande, se è vero che prima ha lasciato partire il campione più grande della sua storia e poi ha cincischiato quando poteva, forse, riportarlo a casa. Questa è l’ultima occasione, Ibrahimovic va per i 35 anni e, seppur come il vino buono più invecchia e più migliora, è evidente come il Milan o lo riacchiappa adesso o se lo scorda per sempre.

Speranze

I tifosi milanisti sperano ma non si illudono, le opinioni degli esperti di mercato sono contrastanti ma unite da un unico filo, quello che lo stesso Ibrahimovic ha limpidamente fatto intendere: a lui andare via dal Milan è pesato alquanto. E così ecco che riparte il tormentone: Ibrahimovic torna davvero in rossonero rinunciando ai dobloni d’oriente e al prestigio inglese? Maurizio Compagnoni, noto telecronista di Sky Sport, ha dichiarato a riguardo: «A Ibrahimovic piace molto l’idea di tornare al Milan, ciò che hanno detto lui e Raiola è molto significativo, soprattutto affermando che col Milan il discorso economico passerebbe in secondo piano. Io penso che lo svedese si possa accontentare di 5 milioni all’anno, magari spalmati, e i rossoneri potrebbero garantirgli tale emolumento risparmiando ingaggi onerosi come quelli di Alex e Mexes». Non è un problema di soldi, Ibrahimovic ama il Milan e tornerebbe volentieri, allora cosa impedisce il grande affare? Fondamentalmente due fattori: il primo è che Mino Raiola è un vecchio volpone e potrebbe aver fatto leva sul Milan per mettere fretta a club come il Manchester United che punta Ibrahimovic già da un po’ e che sta temporeggiando troppo per formalizzare l’offerta allo svedese; l’eventuale «paura» di vederlo andare verso Milano potrebbe spingere gli inglesi ad accelerare le loro mosse. Il secondo fattore è il Milan stesso: nella società rossonera non si capisce ormai cosa si voglia fare e dove si voglia andare, non si capisce chi comanderà da qui a tre mesi, non si capisce se ci sia realmente la voglia di tornare grandi o se questa dirigenza si sia assuefatta alla mediocrità. Riportare a Milanello Zlatan Ibrahimovic sarebbe la maniera migliore per ricucire uno strappo lacerante con la tifoseria e sarebbe la maniera migliore per congedarsi da un pubblico prima riconoscente ed ora avvelenato con chi ha distrutto un giocattolo perfetto. Rivedere Ibrahimovic in rossonero oggi vale più della finale di Coppa Italia, più di un terzo posto, più di uno scudetto; vale la dignità perduta di un popolo e di una società che dal luglio 2012 ha perso tutta la sua credibilità.