28 marzo 2024
Aggiornato 19:30
Calcio - Serie A

Niang: «Grazie Genoa, ma ora gioco per il Milan»

L’attaccante rossonero, che a fine gennaio sembrava vicino a lasciare il Milan, è tornato a parlare del suo momento e della squadra lanciando anche un monito importante a tutti i protagonisti del mondo del pallone: «I bambini ci guardano».

MILANO - Sembra il ritornello di una canzone d’amore anni ’70, eppure le parole pronunciate da M’Baye Niang sono attuali, terribilmente attuali, e, pur parlando d’amore, non sono dedicate a una donna, ma a una squadra di calcio: «Nella mia testa c'è solo il Milan».
Intervenuto alla presentazione del 12° Torneo Amici dei Bambini, promosso dell'Associazione Aldini a sostegno di AiBi (Amici dei Bambini) e del suo progetto «Fame di Mamma», l’attaccante francese ha parlato del rapporto con il club di via Aldo Rossi, del suo momento di forma, dell’infortunio e del prossimo appuntamento in campionato che metterà il Milan di fronte alla squadra che l’ha rilanciato nella scorsa stagione, il Genoa di Giampiero Gasperini. 

«Nella testa solo il Milan»
«Non credo che sia la partita fondamentale ma dovremo fare di tutto per prendere i tre punti - le parole di Niang -. Il Genoa mi ha aiutato molto, sono arrivato in Italia quattro anni fa e in rossoblu ho avuto l'opportunità per esprimermi al meglio. Se domenica giocherò lo farò per il Milan e cercherò di dare il massimo. Noi cerchiamo di fare bene e chi segna segna, per noi è importante la vittoria».

«Sto recuperando, peccato per l’Udinese»
Non che il problema dell’infortunio rimediato domenica pomeriggio contro l’Udinese sia del tutto risolto, ma il vicecapocannoniere del Milan non sembra eccessivamente preoccupato: «Io sto bene e i medici del Milan stanno facendo il massimo per farmi recuperare, ma siamo in tanti, abbiamo tanti giocatori forti e quindi se non dovessi farcela non sarà un problema perché comunque ci sono tanti giocatori validi. Peccato per il pareggio con l’Udinese. Nel primo tempo potevamo fare di più ma poi abbiamo provato di tutto ore vincere la partita. Però crediamo fermamente nell’Europa».

«I bambini ci guardano»
Niang è ancora giovanissimo, 21 anni appena compiuti, eppure è già consapevole del suo ruolo di guida e di esempio per i bambini a cui è dedicata la serata: «Dobbiamo sempre dare l'esempio perchè sappiamo che giocando al Milan siamo guardati da tutti e dobbiamo dare una buona immagine di noi stessi. Io ad esempio cerco sempre di dare il massimo e avere un buon atteggiamento, è importante perchè i bambini ci guardano».