22 marzo 2023
Aggiornato 19:30
Il campione ritrovato

Stoner sfida Rossi, Lorenzo e Marquez

Dopo il debutto di sabato, Casey tornerà in sella alla Ducati martedì. Stavolta nei test collettivi, ovvero contro tutti gli attuali big della MotoGP. Sarà il preludio ad un suo ritorno alle gare? Lui giura di no...

Casey Stoner su Ducati
Casey Stoner su Ducati Foto: ANSA

SEPANG – Non capita spesso di vedere il detentore di un record fare di tutto perché un proprio avversario lo batta. Eppure è esattamente quello che sta capitando oggi a Casey Stoner. Proprio lui, infatti, nell'ormai lontano 2010 portò a casa quella che a tutt'oggi rimane l'ultima vittoria di un Gran Premio nella storia della Ducati. A quasi sei anni di distanza, il Canguro è tornato a Borgo Panigale, stavolta nelle vesti di ambasciatore e di collaudatore di lusso, per aiutare la rossa a tornare al successo. «Farò di tutto per cercare di cambiare questo record – dichiara – Mi è sempre dispiaciuto molto per la Ducati sotto questo aspetto, perché la loro mentalità è cambiata: un tempo era estremamente competitiva, ma oggi improvvisamente la gente non crede più che sia all'altezza. Per me questo è solo un fatto mentale. Tutti stanno lavorando al massimo, l'anno scorso hanno cominciato alla grande e ottenuto dei risultati impressionanti. Hanno tutte le possibilità di mettere pressione ai migliori, con la moto di cui dispongono ora».

Una Ducati trasformata

Ed ecco quindi che Stoner, il primo e unico campione del mondo di MotoGP nella storia della Ducati, per la prima volta dal 2010 è tornato in sella a una Desmosedici, alle 11:15 di sabato, al via della prima giornata di test privati a Sepang. Erano sei anni che non saliva su una Ducati da Gran Premio, ma erano anche oltre dodici mesi che non provava il brivido di una MotoGP: «Non avevo mai provato le nuove gomme Michelin, la nuova moto, niente di tutto questo – ha confessato a fine giornata – E non mi aspettavo di trovarmi così a mio agio con la moto fin da subito. Ho sentito subito la potenza, i punti di forza e anche quelli deboli, come accade per qualsiasi mezzo. Secondo me è stata una prima giornata molto favorevole, mi ha sorpreso. Ed entusiasmato, fin da prima di scendere in pista: incontrare tutti, i nuovi uomini della squadra e i vecchi amici, lavorare in modo professionale con loro... Ho vissuto tante belle emozioni». Nelle stagioni trascorse da Stoner alla Honda, infatti, e in particolare dopo lo sfortunato matrimonio con Valentino Rossi, la Ducati ha subìto una vera e propria rivoluzione ai vertici: oggi il direttore generale è Gigi Dall'Igna, che dal 2014 è anche capo progettista della Desmosedici: «Un uomo molto diretto, come me. Ad alcuni non piace, ma lavorare con lui finora è stato fantastico», dichiara Casey.

Scontro diretto con i grandi

Le stesse buone impressioni sono arrivate dalla moto: «C'è ancora margine di miglioramento, ma questo mi entusiasma – prosegue il campione australiano – Allo stesso tempo sappiamo che si tratta di un buon pacchetto. I suoi punti di forza sono il motore, la stabilità in frenata e nelle curve veloci. Per il resto, è ancora presto per dire se le mie sensazioni derivino dalle gomme o dal telaio». Il tempo comunicato dalla Ducati a fine giornata è stato di 2:02.1, a un secondo e mezzo dal record del giro in gara ma a poco più di mezzo secondo dal tempo stabilito dalla Desmosedici nel GP dello scorso anno. Niente male per un ex pilota... Ed è solo l'inizio. Invece di tornare in pista alla domenica, per la seconda delle due giornate di impegno previste nei test malesi, Stoner si è invece tenuto a riposo in attesa di fare una nuova apparizione probabilmente martedì, durante le prove ufficiali collettive. Ovvero in un confronto diretto con i big della MotoGP e con il cronometraggio ufficiale. Uno scontro molto affascinante, ma che difficilmente sarà il preludio ad una sua partecipazione ad un Gran Premio in veste di wild card, come sostenevano alcune indiscrezioni e speravano tutti i suoi tifosi: «Sono qui per provare, non per correre. E non ho obiettivi specifici, se non quello di aiutare la squadra». A battere Casey Stoner, tornando finalmente a quella tanto sospirata, maledetta vittoria.