Milan, il giorno del giudizio: Berlusconi riceve Mr. Bee
Martedì 19 gennaio 2016 potrebbe rivelarsi una giornata decisiva per il buon esito della trattativa tra Fininvest e la cordata cino-thailandese guidata da Bee Taechaubol. L’uomo d’affari è atteso a Milan per presentare a Silvio Berlusconi la sua nuova squadra.
MILANO - Di giornate fatidiche ne abbiamo vissute tante dallo scorso maggio, quando per la prima volta Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol si presentavano insieme davanti alle telecamere per annunciare una trattativa che aveva del sensazionale, la cessione del 48% del pacchetto azionario del Milan per la cifra mostruosa - e forse fuori da parametri di logica finanziaria - di 480 milioni di euro. Ma quella di domani potrebbe essere più fatidica delle altre.
Da maggio a oggi quanta attesa
Il motivo è semplice. Nelle ultime settimane sono state tante le voci che si sono rincorse sulle ragioni del ritardo di un closing atteso prima per settembre, poi ottobre, poi novembre, quindi per la fine del 2015 e ancora non definito. Si è parlato di trattativa fallita, di bluff, di fuga dei soci di Mr. Bee, di crollo del mercato cinese, di tutto di più. Ed è lecito supporre che qualcosa di vero ci sia stato per provocare un dilatamento dei tempi che ad un certo punto ha suscitato un pizzico di irritazione nei vertici Fininvest e perfino in Silvio Berlusconi.
Ora dovremmo esserci
Ora però dovremmo essere arrivati alla stretta finale. Dopo i due giorni matti e disperatissimi di lavoro tra gli uomini di Taechaubol e la commissione Fininvest inviata a Shenzhen, il broker thailandese si appresta a calare i suoi assi al cospetto del presidente Berlusconi, pronto ad attenderlo ad Arcore nella giornata di martedì.
Sembra che sia stato proprio Mr. Bee a chiedere un incontro con il gran capo per presentargli la sua nuova squadra, modificata dopo l’uscita di scena dell’ADS Security di Abu Dhabi e l’ingresso di nuovi investitori legati al mondo dell’economia e della finanza cinese.
Martedì il gran giorno
Nelle intenzioni delle parti, l’incontro dovrebbe servire a mettere a punto gli ultimi dettagli per portare a termine la trattativa. Difficile pensare che Taechaubol si sarebbe mosso da Bangkok se non avesse al suo arco le frecce giuste da scagliare per colpire il bersaglio. Ma dopo tanti falsi allarmi è lecito mantenere la giusta cautela. C’è voglia di chiudere, ma senza fretta. È un passo troppo importante e delicato per tutti per poter fare mosse azzardate.