28 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Nuovo ingaggio tecnico

L'ex progettista delle Ferrari di Schumi riparte da fondo griglia

Nikolas Tombazis, storico capo progettista della rossa di Maranello cacciato senza troppi complimenti lo scorso anno, torna in Formula 1. E lo fa nel modo più umile: ricominciando la sua carriera dalla cenerentola Manor

ROMA – Se ne andò dall'Italia nell'estate scorsa. Chiudendo dentro quegli scatoloni, che riportò in Grecia dalla sua residenza sulle colline modenesi, a Castelvetro, quattordici anni di ricordi in Ferrari, compresi quelli indimenticabili degli anni di Schumacher. E anche qualche risentimento per quella cacciata inaspettata, dolorosa e, secondo lui, ingiustificabile: «Sulla macchina del 2015 ho messo io le mani, per questo mi è parso illogico che mi mandassero via proprio ora – si sfogò al Corriere della Sera – Mi sarei aspettato un trattamento diverso, anche nel congedo. Così mi sono sentito un po' un capro espiatorio». Oggi, a cinque mesi di distanza, Nikolas Tombazis è pronto a rientrare in Formula 1. Se n'è andato dalla porta principale e rientra dalla finestra: dalla Manor, team cenerentola per eccellenza condannato a languire a fondo griglia, e del quale da oggi è il nuovo capo aerodinamico.

Carriera vincente
E dire che l'ingegnere greco ha un curriculum che vanta pochi uguali. Si fece le ossa alla Benetton, team nel quale fece carriera fino a diventare responsabile degli aerodinamici, poi il collega Ross Brawn, chiamato da Jean Todt a ricostruire il reparto tecnico della Scuderia, se lo portò dietro nello stesso ruolo. Una breve parentesi agli arci-rivali della McLaren, della quale nel 2005 fu capoprogetto, prima di tornare a Maranello, stavolta come capo progettista, per ben nove anni. Fino alle debacle dell'era Alonso, a quel titolo mondiale troppo a lungo sfuggito e alla rivoluzione rossa dell'anno passato, nella quale anche lui ha pagato pegno (forse anche troppo) per i suoi errori. Nella Ferrari del presidente Sergio Marchionne, del team principal Maurizio Arrivabene e del direttore tecnico James Allison, improvvisamente, per Tombazis non c'è stato più posto.

Si ricomincia
Così, il 47enne tecnico ellenico si è dovuto reinventare una carriera, e lo ha fatto accettando di ripartire dal gradino più basso: dalla Manor, appunto. «Sono molto contento di unirmi a questo team, in un momento emozionante del suo sviluppo – la prende con filosofia lui – La squadra ha dei piani impressionanti e sta investendo in tutte le aree giuste per raggiungere le sue ambizioni in pista, perciò non vedo l'ora di fa parte di questo viaggio. Il team di progetto attuale è già molto forte e lavorerò con un grandioso gruppo di persone per trarre il massimo dalle opportunità che ci stanno davanti e aiutarci a progredire nel gruppo durante le prossime stagioni». Oltre all'arrivo di Tombazis, la Manor si rafforzerà anche con una nuova fornitura di motori Mercedes e con cambi di fabbricazione Williams. Che questo basterà a vederla lottare ad armi pari con gli altri, però, non lo crede proprio nessuno. Forse nemmeno Nikolas.