L'ex progettista delle Ferrari di Schumi riparte da fondo griglia
Nikolas Tombazis, storico capo progettista della rossa di Maranello cacciato senza troppi complimenti lo scorso anno, torna in Formula 1. E lo fa nel modo più umile: ricominciando la sua carriera dalla cenerentola Manor
ROMA – Se ne andò dall'Italia nell'estate scorsa. Chiudendo dentro quegli scatoloni, che riportò in Grecia dalla sua residenza sulle colline modenesi, a Castelvetro, quattordici anni di ricordi in Ferrari, compresi quelli indimenticabili degli anni di Schumacher. E anche qualche risentimento per quella cacciata inaspettata, dolorosa e, secondo lui, ingiustificabile: «Sulla macchina del 2015 ho messo io le mani, per questo mi è parso illogico che mi mandassero via proprio ora – si sfogò al Corriere della Sera – Mi sarei aspettato un trattamento diverso, anche nel congedo. Così mi sono sentito un po' un capro espiatorio». Oggi, a cinque mesi di distanza, Nikolas Tombazis è pronto a rientrare in Formula 1. Se n'è andato dalla porta principale e rientra dalla finestra: dalla Manor, team cenerentola per eccellenza condannato a languire a fondo griglia, e del quale da oggi è il nuovo capo aerodinamico.
Carriera vincente
E dire che l'ingegnere greco ha un curriculum che vanta pochi uguali. Si fece le ossa alla Benetton, team nel quale fece carriera fino a diventare responsabile degli aerodinamici, poi il collega Ross Brawn, chiamato da Jean Todt a ricostruire il reparto tecnico della Scuderia, se lo portò dietro nello stesso ruolo. Una breve parentesi agli arci-rivali della McLaren, della quale nel 2005 fu capoprogetto, prima di tornare a Maranello, stavolta come capo progettista, per ben nove anni. Fino alle debacle dell'era Alonso, a quel titolo mondiale troppo a lungo sfuggito e alla rivoluzione rossa dell'anno passato, nella quale anche lui ha pagato pegno (forse anche troppo) per i suoi errori. Nella Ferrari del presidente Sergio Marchionne, del team principal Maurizio Arrivabene e del direttore tecnico James Allison, improvvisamente, per Tombazis non c'è stato più posto.
Si ricomincia
Così, il 47enne tecnico ellenico si è dovuto reinventare una carriera, e lo ha fatto accettando di ripartire dal gradino più basso: dalla Manor, appunto. «Sono molto contento di unirmi a questo team, in un momento emozionante del suo sviluppo – la prende con filosofia lui – La squadra ha dei piani impressionanti e sta investendo in tutte le aree giuste per raggiungere le sue ambizioni in pista, perciò non vedo l'ora di fa parte di questo viaggio. Il team di progetto attuale è già molto forte e lavorerò con un grandioso gruppo di persone per trarre il massimo dalle opportunità che ci stanno davanti e aiutarci a progredire nel gruppo durante le prossime stagioni». Oltre all'arrivo di Tombazis, la Manor si rafforzerà anche con una nuova fornitura di motori Mercedes e con cambi di fabbricazione Williams. Che questo basterà a vederla lottare ad armi pari con gli altri, però, non lo crede proprio nessuno. Forse nemmeno Nikolas.
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