Ferrari prudente: «Domenica a Sochi sarà una gara dura»
Le gomme supermorbide dovrebbero favorire la rossa, ma la scarsa aderenza dell'asfalto russo sarà invece un grosso handicap. Difficile, dunque, prevedere miracoli nell'eterna lotta con la cannibale Mercedes
SOCHI – Da una parte ci sono le preoccupazioni della Mercedes, nervosa perché dovrà tornare a montare quelle gomme supermorbide che l'avevano mandata in crisi due Gran Premi fa a Singapore. Dall'altra la prudenza della Ferrari. Che, al contrario, con gli pneumatici «chewing gum» (guarda caso identificati da una striscia proprio di colore rosso) si è sempre trovata bene quest'anno. Ma che, una settimana dopo la sua ultima vittoria, è tornata a subire una brutta batosta da parte delle frecce d'argento in Giappone. «Ritornano per questa gara le mescole soft e supersoft – analizza il capo ufficio stampa della Scuderia, Alberto Antonini – ma nonostante nelle precedenti tornate questa scelta ci abbia favorito, dobbiamo affrontare Sochi con molta prudenza perché ci aspetta un tracciato con basso livello di grip».
Sulla carta la pista è sfavorevole
La scarsa aderenza, dunque. Proprio questa caratteristica del circuito russo che ospiterà la gara di domenica rischia di rovinare i piani della Ferrari: «Penso che non saremo così forti, perché il grip è basso – conferma il team principal Maurizio Arrivabene, che tuttavia guarda con maggior ottimismo alle gare successive nel calendario mondiale – Ad Austin dovremmo essere competitivi. Il Messico è un'incognita per tutti, perché la Formula 1 non ci ha corso per oltre vent'anni. In Brasile direi che saremo sul 50-50, invece ad Abu Dhabi dovremmo essere in grado di sfruttare le qualità della vettura». Insomma, per quanto i campioni del mondo siano ancora lontani, e rischino di restarlo anche questo fine settimana in Russia, ci sono molti motivi perché la rossa di Maranello possa ritenersi soddisfatta dei progressi fatti, soprattutto dopo essersi messa alle spalle l'annata nera del 2014: «Anche se siamo alla fine del campionato, per noi non è ancora tempo di bilanci, quelli li faremo solo a stagione conclusa – prosegue Antonini – Abbiamo avuto certamente dei segnali positivi: tre vittorie e, come Mercedes, abbiamo segnato punti ad ogni gara, ma sappiamo che c’è ancora tanto da fare. Continuiamo a lavorare con tanta determinazione e cercheremo di finire la stagione nel modo migliore, sia per i nostri piloti che per i tifosi».
Ma i miglioramenti si vedono
Un bilancio, per quanto provvisorio, azzarda però a farlo Kimi Raikkonen, unico pilota che ha avuto la possibilità di vivere sulla propria pelle la transizione dalla scorsa a questa stagione del Cavallino rampante. Perfino lui sembra sorpreso dei miglioramenti: «Prima di Monza pensavamo che quella sarebbe stata una gara difficile per noi, in realtà è andata abbastanza bene – ha commentato 'Iceman' alla rivista specializzata austriaca Speed Week – Anche Suzuka non è stata male, anche se in teoria non doveva essere buona per noi. Questo dimostra che stiamo andando nella giusta direzione». Parole che, prudenza a parte, autorizzano i tifosi a sperare. Dopotutto, anche Sochi sulla carta dovrebbe essere favorevole alla Mercedes, eppure...
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