Rossi-Lorenzo: tra i due litiganti... il Marquez gode?
Per il due volte campione, confermarsi sul tetto del mondo ora è più difficile: dovrà infatti rosicchiare punti a entrambi i piloti Yamaha. Ma lui non getta la spugna: «Continuerò a lottare fino alla fine»
SILVERSTONE – Ottenere 52 punti in più sia di Valentino Rossi che di Jorge Lorenzo nei prossimi sette Gran Premi. La missione che Marc Marquez ha di fronte per condurre in porto un'eventuale clamorosa rimonta nel campionato del mondo di MotoGP ha dell'impossibile. Ma il giovane campione spagnolo, di missioni impossibili, se ne intende. E infatti, finora, non ha perso la speranza: tra le gare in Germania e a Indianapolis ha recuperato nove punti, poi a Brno ne ha rosicchiati altri quattro su Valentino, pur finendo alle spalle di Lorenzo per la prima volta da metà giugno. Ora che i due alfieri Yamaha sono in testa alla graduatoria iridata a pari punti, Marquez si trova costretto a batterli entrambi per poter recuperare terreno in campionato. A partire da questo weekend a Silverstone.
Marquez indomabile
«Quello di Brno è stato un fine settimana difficile – ammette l'iberico, guardandosi indietro alla vigilia del Gran Premio di Gran Bretagna – ma abbiamo portato comunque a casa punti importanti in campionato e continuato a lottare. Quanto a Silverstone, non è una delle mie piste preferite, ma comunque mi piace l'idea di andarci, perché è un circuito in cui si sente l'emozione e la storia che circonda tutta quell'area». Dodici mesi fa questa gara gli andò bene: riuscì a battervi Lorenzo per appena sette decimi, prendendosi la rivincita per l'edizione precedente, in cui era stato il suo connazionale a sconfiggerlo, stavolta solamente per 81 millesimi. «Qui sono salito sul podio negli ultimi tre anni, compresa la vittoria dell'anno scorso – ricorda il due volte iridato – perciò spero che il meteo sia buono per noi e di poter lottare per un risultato simile quest'anno».
Pedrosa guarito
Il suo compagno di squadra Dani Pedrosa è stato invece fortemente condizionato nell'ultima gara da un infortunio alla caviglia di cui è stato vittima durante le prove libere. Ma il numero 26 si presenta al via di Silverstone in condizioni fisiche nuovamente ristabilite: «In Repubblica Ceca non ho vissuto il migliore dei fine settimana – confessa – ma sono riuscito a recuperare fino al quinto posto ed è un'esperienza da cui devo apprendere una lezione. La mia caviglia ora sta meglio, anche se non ancora al cento per cento, ma di sicuro non mi fa male come a Brno. Silverstone? È una pista molto veloce e molto piatta, un ex aeroporto militare, con tanti cambi di direzione. E trovare un assetto che si adatti sia alle curve veloci che a quelle lente è una sfida. Ma, come sempre, l'incognita principale è il meteo inglese, perciò sarà importante tenere un occhio fisso su questo fattore».