Vettel furioso con Pirelli: «Ho rischiato la vita per quella gomma»
Sulla Ferrari del tedesco esplode la gomma posteriore destra al penultimo giro. E lui si arrabbia, non solo per aver perso il podio, ma anche per il pericolo corso: «Queste cose non possono accadere a 300 all'ora»
SPA – «La risposta della Pirelli? Sempre la solita. 'Sì, c'è stato un taglio, un detrito, forse qualcosa non andava con la carcassa, forse il pilota è arrivato lungo...' Ca...ate». Stavolta Sebastian Vettel si è arrabbiato davvero. Non solo con la sfortuna, materializzatasi sotto forma di un'esplosione della gomma posteriore destra all'ultimo giro, quella che gli è costata un podio altrimenti sicuro nel Gran Premio del Belgio. Ma con il gommista milanese, che nello stesso weekend ha visto i propri pneumatici scoppiare per ben due volte, se si conta anche l'episodio analogo subìto da Nico Rosberg nelle prove libere del venerdì. «Tutto questo non è accettabile», tuona il ferrarista.
Rischio elevatissimo
Secondo il pilota tedesco, infatti, le colpe non vanno addossate alla strategia della Ferrari, che pure ha chiesto molto alle proprie gomme limitandosi a cambiarle una volta durante la gara. «Quanti giri mi mancavano? Non tanti – ribatte Vettel – Cose come queste non possono accadere, non quando si percorre in pieno a 300 km/h l'Eau Rouge. Se la gomma fosse esplosa solo duecento metri prima, non starei qui ora». La questione, insomma, non riguarda più soltanto l'esito della gara di Spa-Francorchamps, ma la sicurezza stessa dei corridori. «Non so cos'altro debba accadere – prosegue Seb, come un fiume in piena – Una cosa è il risultato, ovviamente deludente: ci saremmo meritati il podio, ma così vanno le corse. Un'altra cosa è che, ripeto, se fosse accaduto poco prima, ca...o! Questo argomento continua ad essere mantenuto sotto la cenere, nessuno ne parla, ma è inaccettabile».
Nessuna risposta dalla Federazione
E pensare che lo stesso Sebastian Vettel, insieme ad altri piloti, aveva sollevato apertamente il problema con il direttore di gara della Federazione, Charlie Whiting, durante il briefing pre-corsa. Gli ufficiali federali hanno anche preso seriamente le loro preoccupazioni, ma queste parole non si sono tradotte in alcuna soluzione concreta: «Penso che ci abbiano ascoltato, ma quale è stata la risposta? La solita. Se Nico ci dice di non essere uscito di pista, è così: perché ci dovrebbe mentire? Lo stesso è accaduto a me: non sono uscito di pista, la gomma è semplicemente esplosa. Penso che dobbiamo parlarci. La situazione forse non è grave quanto quella che abbiamo visto a Silverstone, ma non è accettabile». E una cosa è certa: la questione non si chiuderà qui.
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