Graziano Rossi: «Ecco perché questo Vale è il più forte di sempre»
Il padre del campione di Tavullia fa il punto su un 2015 «molto positivo» al giro di boa della stagione: «Quando Valentino era ragazzo non aveva questa motivazione e maturità sportiva. E di voglia, di passione, ne ha ancora tanta»
TAVULLIA – Forse nel ritorno alla vittoria di Valentino Rossi, in fondo in fondo, non ci credeva nemmeno lui. A cavallo tra il serio e il faceto, perfino papà Graziano si lascia sfuggire una mezza confessione, pur con il sorriso: «Ci credevo, ma più per amore paterno che per motivi tecnici». Eppure, questo inizio di 2015 «molto positivo», che prelude ad una seconda metà di stagione «meravigliosa», per usare le sue stesse parole, ha cancellato come un colpo di spugna tutte le scorie di due anni da dimenticare con la tuta Ducati. E ci sta regalando forse il Valentino più forte di sempre: «Probabilmente è così – ammette suo padre, ex pilota e oggi suo primo tifoso, in un'intervista alla Gazzetta dello Sport – perché quando Valentino era ragazzo non aveva questa motivazione e maturità sportiva, che è diversa dall’esperienza, che serve solo per andare più piano, non è mai servita per andare più forte... La maturazione è quella che spinge Valentino a voler sempre imparare dagli altri di continuo, senza mai avere la presunzione di sentirsi il più bravo: lui ha l’intelligenza e l’umiltà di voler apprendere non solo da Marquez, cioè dal pilota di riferimento del 2014, ma anche da Lorenzo, Pedrosa, Iannone e da tutti gli altri. Sono meravigliato dalla sua voglia, dalla sua passione, credo che sia una strana alchimia che viene dal cuore e dal cervello insieme. In altre parole, è innata, o ce l’hai o non ce l’hai. Mi stupisce che lui ne abbia ancora tanta».
Che concorrenza!
Il problema è che il Valentino più forte di sempre oggi si ritrova contro anche gli avversari più forti di sempre, «sia come talento sia come numero – conferma Graziano Rossi – Marquez è una somma di qualità mai vista negli avversari precedenti e Lorenzo è in grado di ottenere risultati alla pari di Marquez. Pedrosa, in qualche occasione, come al Sachsenring, non è da meno: sono tre piloti di livello mai visto. Tre avversari così, tutti insieme, sono qualcosa di unico, anche nell’evoluzione della guida: anche Kenny Roberts, ai miei tempi, aveva iniziato a stendersi fuori dalla moto, ma non era così influente sul tempo sul giro, mentre adesso lo stile fa la differenza, eccome. Il corpo sulla moto si gestisce in maniera differente ed è una difficoltà in più per Valentino: essendo più alto degli altri, è maggiormente penalizzato ad appendersi fuori dalla moto». Su un punto, però, papà Graziano non è proprio disposto a sbilanciarsi. Quando il giornalista della rosea gli chiede se suo figlio Vale possa davvero vincere il decimo titolo, a prevalere è la scaramanzia: «Scusi, devo andare...», glissa. Anche se la risposta, in fondo in fondo, l'ha già data.
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