28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
Il punto sulla rossa

Ferrari, Vettel e Kimi suonano la sveglia

Entrambi i piloti sono concordi: bisogna migliorare subito la monoposto per renderla competitiva su tutti i circuiti e in tutte le condizioni. Ma tra gli osservatori c'è anche chi non crede alla rimonta di Maranello

MARANELLO – Migliorare, subito. E dimostrare che quello di Silverstone è stato solo un passo falso. Questo l'ovvio e chiaro obiettivo dei piloti della Ferrari: scrollarsi prontamente di dosso la forte delusione del Gran Premio di Gran Bretagna. Dove, mentre a inizio stagione erano arrivati ad un passo dall'imbattibile Mercedes, si sono trovati improvvisamente superati anche dalla Williams. «Dipende principalmente dal circuito e dalle condizioni – ribatte Kimi Raikkonen ai microfoni della televisione brasiliana Globo, facendo presente come la SF15-T si sia rivelata poco a suo agio sulle piste veloci come quella inglese e con le gomme più dure – Spero che in Ungheria la storia sia diversa e che potremo vivere un weekend molto migliore, ma dobbiamo arrivare ad essere più veloci su ogni tipo di circuito e con ogni mescola di gomma». Gli fa eco anche il suo compagno di squadra Sebastian Vettel, che è riuscito al traguardo a scavalcare le due Williams, ma solo grazie alla pioggia: «Ovviamente non è stato un fine settimana ottimo per noi – confessa il tedesco – Penso che siamo rimasti sorpresi dal passo della Williams, ma il lato più negativo è stato l'aumento del distacco dalla vetta rispetto alle corse precedenti. Non penso che abbiamo fatto un passo indietro. Penso solo che non siamo riusciti a trovare la direzione giusta».

Minardi boccia la Scuderia
Più drastica è invece la lettura di un osservatore esterno come l'ex team boss Gian Carlo Minardi: secondo il fondatore dell'omonima scuderia, Maranello si merita solo un voto di sei e mezzo su dieci per come ha condotto la sua stagione finora, nonostante l'apparente rivoluzione condotta da Maurizio Arrivabene e da Sebastian Vettel a inizio anno. «La partenza in campionato aveva illuso – sostiene l'imprenditore faentino al Quotidiano nazionale – Invece aveva ragione Alonso! Il distacco nei confronti della Mercedes non era diminuito, in realtà. Io faccio i complimenti ad Arrivabene per le presenze sul podio, compresa quella di Vettel. Eppure, non basta. Il problema è la prestazione. Ricordiamoci che a febbraio 2016 i motori saranno di nuovo congelati. Vuol sapere la verità? La Ferrari ha sfruttato il crollo della Red Bull e della McLaren. La macchina vincente però non l’ha mai avuta». Critiche indubbiamente toste da digerire, per i tifosi Ferrari. Eppure, alla luce di quanto emerso dalle ultime gare, chi se la sentirebbe di dargli torto?